Predicazione di Sant'Evasio
pannello,
1590/ 1610
Il pannello sulla destra raffigura la Predicazione di Sant'Evasio. Sul lato destro Sant'Evasio predica dal pulpito, davanti vi sono un gruppo di persone intente ad ascoltarlo. Sul lato opposto vi è un uomo (forse Sant'Andrea?) anche lui inteno a predicare davanti ad un gruppo di persone. Dietro Evasio vi è una quinta architettonica; sullo sfondo colline e alberi
- OGGETTO pannello
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MISURE
Profondità: 6
Altezza: 95
Larghezza: 100
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Rivestono grande importanza, sia artistica che storica, i tre pannelli in quanto narrano fatti della vita dei S.S. Andrea e Evasio, ai quali erano dedicate due chiese in Carassone. Originariamente, pare fin dal lontano 1373 (G. Grassi di S. Cristina, Notizie istoriche dei santi protettori della città di Monteregale e dei voti in loro onore fatti dalla medesima- Monteregale 1793, p. 62 e seguenti), la Chiesa di S. Evasio dipendeva dalla Parrocchia di S. Andrea, retta di Francescani; nel 1574, per decreto di Emanuele Filiberto si procedette alla demolizione della Parrocchia di S. Andrea, la cui devozione passò nella filiale di S. Evasio, che fu elevata a Parrocchia nel 1577, con bolla di papa Gregorio XIII, sotto il titolo dei due Santi (A. Michelotti, Storia di Mondovì, Mondovì 1920; Ricordo Congresso Eucaristico Diocesano- Mondovì 6-10 maggio 1926, p. 20; P.Gasco, Momenti di storia Carassonese, Mondovì, s.d., pp. 11,12). L'ex pulpito è da considerarsi quindi eseguito nei decenni successivi al periodo suddetto. Stilisticamente può essere ascritto nei decenni a cavallo fra il secolo XVI ed il successivo, in quanto, pur se condotto con maestria, presenta ancora una certa arcaicità nelle proprozioni volto corpo, soprattutto nella formelle con il "Martirio di S. Evasio". Un confronto, che può servire per ipotizzare come fosse il pulpito prima del restauro (mancandone documentazione fotografica), è con il pulpito esistente nel Duomo di Mondovì Piazza, datato 1593, con tre pannelli dedicati alla vita di Gesù. In questi ultimi la conduzione è però legata al manierismo, fatto stilistico che non si riscontra nel pulpito di Carassone; un particolare interessante è lo stesso tipo di acconciatura a treccia intorno al capo, tipica del tardo'500, che portano le donne scolpite nel Duomo e che si ritrova a destra nella figura in primo piano del pannello centrale, in quello in questione. E da rilevarsi nelle formelle dell'altare di Carassone, l'ampio respiro lasciato al paesaggio, portato piuttosto in primo piano, e la buona conduzione dei panneggi negli abiti dei personaggi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020496-3
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0