pilastro, frammento - bottega piemontese (fine sec. XI)
pilastro
ca 1091 - ca 1091
Si tratta del frammento di un pilastro cruciforme romanico con base composta da una profonda gola fra due tori nettamente accentuati
- OGGETTO pilastro
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MATERIA E TECNICA
pietra arenaria/ scultura
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico
- INDIRIZZO Corso Vittorio Alfieri, 357, Asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Altri frammenti identici di pilastri cruciformi si trovano ancora in loco e sono visibili, insieme a parte del piano pavimentale della chiesa romanica di Sant'Anastasio, in quello che attualmente è un vano adiacente alla cripta della chiesa stessa, fortunatamente sopravvissuta alle opere di demolizione. La chiesa romanica, per cui non esistono documenti di fondazione, ma che dall'esame stilistico delle sculture recuperate è databile intorno al 1091, fu demolita nel XVII secolo per far posto all'omonima chiesa barocca, demolita anch'essa nel 1907 per far posto al Liceo classico (KINSLEY PORTER A., Lombard Architecture, New Haven 1914-16, pp. 70 e seg.; FOCILLON H., L'arte nell'Occidente, Torino 1965, p. 50). Per le notizie relative alla storia dell'edificio cfr. Gabotto e Promis (GABOTTO F., Le più antiche carte dell'archivio capitolare di Asti, Pinerolo 1904, (BSSSS XXVIII), p.3; PROMIS V., Documenti spettanti a tre monasteri di Asti, in Miscellanea di Storia Italiana, Torino 1871, vol. XI, p. 157). (GABIANI N. (a cura di), Catalogo del Museo Civico di Asti, nel palazzo Alfieri, Asti 1926, nn. 8,331,334; GABIANI N. (a cura di), Catalogo del Museo Archeologico di Asti, Asti 1933, p. 64, n. 109; GABIANI N., Asti nei principali suoi ricordi storici, Asti 1927, vol. I, p. 356; BEVILACQUA LAZISE, Asti medioevale, Firenze s.d., pp. 10 e 21-22; BIANCO A., Asti medioevale, Asti s.d., p. 127;; FISSORE SOLARO A., Romanico nel Monferrato e suoi rapporti con la Santoige, in Archivi e cultura di Asti, Asti 1971, p. 129; GABRIELLI N., Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli, Torino 1977, pp. 10 e 37-39). Il frammento è stato rinvenuto nel 1907 durante i lavori di demolizione della chiesa barocca di Sant'Anastasio ed è stato poi trasferito nel Museo in seguito a lavori di restauro del complesso del "Vecchio San Pietro" (1932). Il 29 maggio 1909 l'astigiano Secondo Pia donò al Comune di Asti un album di fotografie, contenente anche 19 immagini dei capitelli della cripta, della facciata e degli affreschi relativi alla chiesa di Sant'Anastasio
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100019643
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0