altare maggiore, opera isolata di Matteo da Cavagneto (secondo quarto sec. XVII)
Paliotto in scagliola policroma decorato a motivi vegetali che circondano due mazzi di fiori, lateralmente e una cartella mistilinea centrale, su cui poggia una mensa rettangolare. Su essa poggiano due gradini, decorati a girali vegetali intagliate e parzialmente dorate. La mostra è posta su alto zoccolo doppio. Nella parte inferiore i corpi aggettanti, in corrispondenza delle paraste, sono ornati da foglie di acanto, superiormente, invece, presentano uno stemma sormontato da aquila araldica. Nella cartella centrale, rettangolare motivi a girali vegetali circondano una specchiatura ovale allungata. Al di sopra due coppie di colonne ornate da un motivo vegetale a rampicante lungo il fusto e concluse da capitelli compositi dorati. Tra le due coppie di colonne, lateralmente, due nicchie, sovrastate da una cartella rettangolare ornata da motivi vegetali. Alta trabeazione con fregio continuo a girali vegetali e teste cherubiche. Timpano spezzato con volute laterali e cimasa centrale con due angeli dipinti e modellati ad alto rilievo che reggono un medaglione centrale ornato da volute con Sacro Cuore Centrale. Al di sopra un timpano spezzato analogo
- OGGETTO altare maggiore
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MATERIA E TECNICA
legno di noce/ intaglio/ scultura/ verniciatura/ pittura/ doratura
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MISURE
Altezza: 500
Larghezza: 200
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ATTRIBUZIONI
Matteo Da Cavagneto (notizie Prima Metà Sec. Xvii)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa Cimiteriale di S. Maria dei Tabbi
- INDIRIZZO in prossimità del Cimitero Comunale, Bianzè (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare fu donato dalla Compagnia del SS. Sacramento nel 1625, quando la chiesa venne edificata dai cittadini di Bianzè per la grazia ricevuta dall'intercessione della Vergine del cessare dell'epidemia di "tabes". L'autore dell'altare maggiore, analogamente agli altri altari laterali, è Matteo da Cavagneto di cui non si possiedono informazioni biografiche, ma contraddistinto da una notevole capacità ed assimilabile, per caratteristiche stilistiche, alla coeva produzione dei "legnamari" biellesi. Rispetto alla schedatura eseguita nel 1968 si deve segnalare la sparizione di otto statue che si trovavano nelle nicchie e sui piedistalli, nonché degli angeli della cimasa e di alcune teste cherubiche
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100018446
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0