San Nicola di Bari

dipinto, post 1780 - ante 1780

Al centro della scena, è rappresentato s. Nicolao, in vesti di sacerdote, tunica bianca e manto giallo, con pallio. Il capo è aureolato e stempiato; porta una lunga barba bianca. Con una mano tiene un volume chiuso, sul quale sono appoggiate tre palle, e con l'altra indica verso l'alto. Intorno sono rappresentate varie figure di astanti: in primo piano, a sinistra, una figura maschile osserva un cane che mangia un pane. Di fianco al santo sono dipinti i tre chierici resuscitati dai tini, in ginocchio, con il petto scoperto. Sulla destra un altro chierico regge il pastorale con il serpente dorato. A destra una figura maschile, dalla pelle scura, con il capo coperto da un turbante e una figura femminile di spalle, con i capelli raccolti, fortemente scorciata in primo piano. Sullo sfondo le porte della città. Nella parte superiore della tela, tra nubi grigie e bianche, sono rappresentati due angeli in volo, scorciati, e due teste cherubiche. La tela è posta entro una cornice di profilo e luce centinata, con fascia modinata e dorata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Barberis Nunziata (notizie 1780)
  • LOCALIZZAZIONE Alice Castello (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'archivio Parrocchiale è conservata una lettera nella quale il preposito, Giuseppe Ratti, che resse la parrocchia dal 1765 al 1793, richiese a S.M. il re di Sardegna l'esonero dalla dogana per trasportare da Roma ad Alice Castello il quadro, commissionato a spese della comunità, dal momento che la chiesa non possedeva redditi. Non si possiedono notizie sulla pittrice che rivela uno stile molto sobrio, attento ai particolari, come si può notare dalla resa delle figure dei fedeli, alcuni contraddistinti da una certa caratterizzazione e da una certa tendenza classicheggiante, riferibile alla cultura figurativa romana coeva, come nella resa del personaggio femminile in primo piano. La tipologia dell'angelo, invece, appare più vicina ad uno stile tipicamente settentrionale, lombardo-veneto. E' da sottolineare che l'iconografia del dipinto in esame rispecchia un'immagine codificata del santo, ovvero la figura benedicente con in mano il libro e le tre palle d'oro, o tre borso, che si riferiscono all'episodio delle tre "pulcelle" e con i tre giovinetti risorgenti dai tini, in quanto, in maniera analoga è raffigurato, sia nel mosaico di Santa Sofia di Costantinopoli, sia a S. Sofia di Kiev
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100018297
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI fronte/ lato sinistro/ in basso - NUNZIATA/ BARBERIS/ ROMANA/ PINSE/ 1780 - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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