La mostra si innalza su una mensa a parallelepipedo sormontata da due gradini in legno con un'unica specchiatura frontale ornata da intagli a girali vegetali opposte ed affropntate, disposte simmetricamente rispetto al tabernacolo, connesso alla mostra architettonica a mezzo di due rampe di scale con mancorrente a balaustro. La mostra presenta un doppio ordine. In entrambi, lateralmente, vi è un loggiato con colonne dal fusto parzialmente scanellato, collegate, in corrispondenza del capitello, da un festone. Parallelamente corre una bassa balaustra i cui pilastri si alternano alle colonne. Nel secondo ordine il loggiato è coperto da tetto a spioventi. Al centro è posta una tribuna aggettante a quattro ordini decorata da pilastri, elementi a voluta, balaustre, cariatidi e da nicchie entro le quali sono poste statue dell'Assunta tra angeli. Copertura a cupola, sormontata da statua di santo vescovo. Nel primo ordine, al centro è intagliato il monogramma del nome di Gesù. I corpi laterali sono formati da un doppio ordine di edicole sormontate da timpano e affiancate da semicolonne. Nel primo ordine, a sinistra, è scolpito un santo vescovo con libro e bastone; nel secondo, a sinistra, l'angelo annunciante e, a destra, l'Annunciata. Al di sopra delle edicole due lanternini con statue

  • OGGETTO altare maggiore
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Monteu Da Po (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le notizie relative all'altare maggiore risultano essere piuttosto scarse. Nei decreti della visita pastorale del 11-12 agosto 1764 si legge: "Tabernaculum Altaris S. Gratis serico albo circumvestiatur et tabulatum mensa instauretur...et crux mensa prospecta pingatur aurei coloris". E' citato e descritto nelle risposte ai quesiti delle visite pastorali del 12/8/1826 e del 16/8/1837. In quelle del 31/5/1904 è detto "lavoro di stile gotivo antichissimo e in mediocre stato"; in quelle del 1929 "monumento nazionale di stile romanico", che esiste fin dalla fondazione della chiesa ed è "molto cadente per la vecchia, essendo in legno". Nello stesso documento si nota che S. Grato, antica chiesa parrocchiale, fu fondata nel 996. Il complesso è, invece, situabile nell'ambito dell'intaglio ligneo piemontese del XVIII secolo. Si vedano per confronti, L. Mallé, Scultura, in V. Viale (a cura di), Mostra del Barocco Piemontese, catalogo della mostra, Torino, 1963, vol. II; L. Mallé, Le arti figurative in Piemonte dal secolo XVII al secolo XIX, Torino, s.d.; C. Debiaggi, Gli altari lignei valsesiani, in "Atti e memorie del congresso di Varallo", Varallo, sd.; Valle di Susa, Arte e storia dall'XI al XVIII secolo, Torino, 1977
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100017865
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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