assunzione della Madonna

dipinto,

Nella parte inferiore della tela, al centro, scorciato, è rappresentato un sarcofago con le pareti lisce entro al quale sono dipinti fiori variopinti. Intorno ad esso, inginocchiati, alcuni con le mani in preghiera, altri con le braccia allargate per lo stupore, alcuni con lo sguardo rivolto al sacello, altri con il volto levato verso l'alto, sono raffigurati gli apostoli. Ai lati, in basso a sinistra, di profilo, è dipinto san Bernardino da Siena con il saio dell'ordine francescano; sulla destra un santo vescovo con piviale, mitra e pastorale. Nella parte superiore della tela, in mezzo a nubi sulle quali sono variamente sedute o appoggiate figure di angeli, è rappresentata la Vergine seduta con le braccia aperte e lo sguardo rivolto verso l'alto. Indossa una tunica fermata in vita con maniche strette e lunghe e un ampio manto che ricade sulle ginocchia. Il capo è coperto da un velo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Caccia Guglielmo Detto Moncalvo (1568/ 1625)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di Sant'Agostino
  • INDIRIZZO Piazza Sant'Agostino, Carmagnola (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione dell'opera in esame al Moncalvo, sebbene discutibile, sembrerebbe confermata da una serie di dati iconografici e stilistici quali il sarcofago colmo di fiori che si ritrova nell'Assunta commissionata dai Mercanti della lana di Ciriè e nella pala della confraternita del SS. Sacramento di Trino Vercellese, entrambe di sicura autografia. Nonché la posa, il panneggio della veste e la tipologia del volto della Vergine, nonché le figure degli angeli assai simili alla tela della Resurrezione conservata nel Duomo di Asti. Non esistono, tuttavia, dati precisi, sebbene sia il Rodolfo che il Marchetti confermino tale attribuzione, forse sulla base di documenti perduti. La parte inferiore del dipinto sembrerebbe presentare qualche rimaneggiamento o, forse, essere stata eseguita da allievi ed aiuti, specie per le scelte cromatiche, un po'troppo crude e vivaci per la produzione autografa del Caccia. La critica ha successivamente riconosciuto come autografa l'opera di Carmagnola, datandola seppure con incertezze, intorno al 1612. L'opera è ricordata, in confronto con la tela di analogo soggetto di Nizza Monferrato, chiesa dell'Annunziata (presso l'Ospedale), in G. Romano, scheda 33, in Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1568-1625) dipinti e disegni, a cura di G. Romano, C. E. Spantigati, catalogo della mostra (Casale Monferrato, Museo Civico), Torino, 1997, pp. 110-111
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100016967
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Caccia Guglielmo Detto Moncalvo (1568/ 1625)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'