angelo

candelabro a statua,

Gli angeli sorreggono una cornucopia, in legno intagliato a foglie, dalla quale dipartono i bracci del candeliere a cinque luci; le figure sono poste in basso ai lati del grande bassorilievo del Bernero con cornice marmorea e appaiono in leggera torsione con lo sguardo rivolto alla navata; un drappo scuro avvolge i fianchi di entrambi gli angeli, terminando sul braccio dell'angelo di sinistra, mentre è libero il braccio dell'angelo posto a destra

  • OGGETTO candelabro a statua
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura/ stuccatura/ verniciatura/ pittura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Clemente Stefano Maria (1719/ 1794): scultore
    Barberis Luigi Michele (1723-1724/ 1798): architetto
    Manghetti Bartolomeo (notizie 1775-1792): intagliatore
    Blanchery Vittorio (1735/ 1775): doratore
  • LOCALIZZAZIONE Carignano (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli angeli appartengono all'apparato decorativo disegnato dall'architetto Luigi Barberis per l'ancona del coro della parrocchiale, che ha come elemento principale il grande bassorilievo del Bernero. Il Barberis disegnò l'elegante cornice marmorea destinata ad incorniciare il bassorilievo, adornata, ai lati della parte superiore e nel fastigio che la sormonta, di teste di cherubini in legno stuccato, e terminante in basso in una grossa conchiglia con volute e sottostante festone in legno dipinto. I candelabri retti dagli angeli furono eseguiti da Bartolomeo Manghetto come si legge in questa descrizione: "La progettazione d'insieme dell'ancona, elaborata con l'assistenza dello scultore Bernero, doveva già essere compiuta entro il 7 dicembre 1770 (A. C. Carignano, Lettera del Barberis al Segretario Garonis). Successivamente il Barberis fornì disegni esecutivi di dettaglio per gli ornamenti in marmo e in legno. La cornice e gli ornamenti in marmo durono eseguiti da Bernardino Rosazza entro l'ottobre 1771; il torinese Bartolomeo Manghetto intagliò, entro la fine di ottobre, gli ornamenti lignei ed i candelabri, che furono dorati da Vittorio Blanseri; gli angeli, scolpiti da Stefano Maria Clemente, furono posti in opera il 10 novembre 1771. L'architetto Barberis sorvegliò e diresse l'esecuzione di ogni elemento, strutturale e decorativo, e provvide ai collaudi. Anche quest'insieme riflette i caratteri tipici della sua architettura controllata e guardinga, sempre nobile e di buon gusto". (cfr., "Arte e vita religiosa in Carignano", catalogo della mostra, schede di scultura a cura di Gentile G., Pinerolo, 1973, pp. 123-124; Carboneri N., Architettura, in, Mostra del Barocco piemontese, Torino, 1963, p. 83). Le sculture sono citate anche in: Cavigliasso P.,"La scultura barocca nella zona di Carignano", tesi di laurea, a.a. 1970-71, scheda n. 20; ; Canavesio W., "Artisti e artigiani attivi in Carignano nel '600 e nel '700", in, "Carignano, appunti per una lettura della città", Carignano, 1977, vol. IV
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100012970
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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