ostensorio - a raggiera, opera isolata - bottega piemontese (terzo quarto sec. XVIII)

ostensorio a raggiera, post 1750 - ante 1774

Piede a sezione circolare, con gola e fascia baccellata, bombato. E'ornato da testine cherubiche circondate da girali vegetali che si intrecciano. Fusto interrotto, centralmente, da grosso nodo piriforme; collarini alle estremità, E'percorso da rilevate e distanziate nervature verticali. Nel punto di innesto della mostra, foglie disposte a corolla da cui si dipartono un fascio di spighe, a sinistra, e un tralcio di vite, a destra. Mostra ad andamento mistilineo formata da corona interna di nubi da cui si affacciano, in alto, teste cherubiche, ai lati due angioletti in volo, inginocchiati e con lo sguardo rivolto verso la teca. Un fascio di raggi esternamente. Teca circolare protetta da vetro e delimitata da cornice a ovoli; piccola croce latina liscia apicale

  • OGGETTO ostensorio a raggiera
  • MATERIA E TECNICA argento/ fusione/ cesellatura/ doratura/ laminazione/ sbalzo/ stampaggio/ punzonatura
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Borgo San Martino (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non sono state reperite informazioni né di carattere archivistico, né bibliografico sull'opera in esame. L'ostensorio si presenta con un oggetto piuttosto sobrio ed equilibrato nei suoi schemi compositivi, arricchito da tralci d'uva e da spighe di grano che lo impreziosiscono. Il suo acquisto richiese un indubbio sforzo economico in considerazione della non comune dimensione. Nella scheda cartacea l'ostensorio veniva erroneamente datato alla seconda metà del XIX secolo, tuttavia, la presenza dei punzoni di assaggio e di contro assaggio in vigore nel Regno di Sardegna tra gli ultimi decenni del Seicento e il 1793 quando la legislazione sui metalli preziosi subì variazioni, permette di riferire l'ostensorio in esame a produzione settecentesca. Oiù precisamente il marchio di assaggio, data la presenza delle iniziali F e ? e quello di controassaggio contrassegnato da B e C, riferibili a Giovanni Battista Carron, assaggiatore dal 1753 al 1778, permettono di precisare la datazione al terzo quarto del XVIII secolo, cfr. A. Bargoni, Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, p. 85, C-60
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100012353
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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