altare - a mensa, opera isolata di Juvarra Filippo (secondo quarto sec. XVIII)

altare a mensa,

Mensa lignea dal prospetto policromo, a pianta curvilinea; al centro una croce entro ampia cornice a motivi ricurvi, ripresi dalle volute angolari. lL'alzata consta di due colonne di marmo grigio che reggono un arcuato cornicione di marmo giallo, alle cui basi siedono due angioletti. Modanature mistilinee terminanti in alto in due grandi volute e adorne di quattro testine d'angeli incorniciano la pala marmorea

  • OGGETTO altare a mensa
  • MATERIA E TECNICA marmo giallo/ scultura
    legno, intaglio
    marmo grigio/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Juvarra Filippo (1678/ 1736)
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dalle "Memorie" del Bosio si ricava che l'altare della sacrestia fu eretto nel 1733 (A. Bosio, Memorie della Chiesa e dei Padri Gesuiti in Torino estratte per mio uso dai registri manoscritti già appartenenti alli stessi ed ora negli archivi di Casa Asinari di S. Marzano forse ivi portati nella soppressione dal P. Paolo Asinari di Cartosio, p. 33, 1865, manoscritto conservata presso la Biblioteca Civica di Torino). Si veda anche: V. Moccagatta, La Chiesa dei Santi Martiri di Torino, Architettura, decorazione, arredo, in "Bollettino S. P.B.A.", N.S., Anni XXV-XXVI, 1971-1972, p. 91 e nota 63. Nel 1969 l'altare veniva attribuito per la prima volta allo Juvarra sulla base di un disegno conservato alla Biblioteca Nazionale di Torino (Disegni dello Juvarra, Volume 59- 5, foglio 23); rilevando per altro dal confronto tra disegno e attuale sistemazione che l'altare "dopo la felice ideazione e dopo la realizzazione, fu manomesso e alterato" (V. Moccagatta, Bernardo Antonio Vittone. Problemi attributivi e nuovi contributi, in "Palladio", anno XIX, n. I-III, gennaio-settembre 1969, p. 40). A causa dell'ubicazione arbitrariamente mutata e dei conseguenti lavori di adattamento l'altare non presenta più la fantasiosa levità, con cui l'aveva concepito lo Juvarra, controluce al centro della piccola cappella, ora murata dal lato verso l'altare e del tutto avulsa dalla così unitaria sistemazione, pur nell'estrosa ideazione dei singoli pezzi. L'attribuzione allo Juvarra dell'altare della sacrestia è stata accolta dal Boscarino (S. Boscarino, Juvarra architetto, Roma 1973, p. 399), che per altro presenta nella riproduzione (fig. 446), altro disegno da quello juvarriano pertinente l'altare e senza offrirne precisa indicazione. Di lì consegue anche lo strano commento da lui avanzato per quets'opera dello Juvarra. Ora l'altare è collocato in sacrestia, l'ubicazione non è originale, anche se venne costruito proprio per la sacrestia. La Chiesa dei SS. Martiri Solutore, Avventore e Ottavio appartiene all'Ordine dei Gesuiti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100011689
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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