Intervento della Madonna Addolorata

ex voto, post 1745 - ante 1745

La tela raffigura tre ricchi pastori vestiti elegantemente ritratti in preghiera con le rispettive mogli; i personaggi sono inginocchiati davanti alla Madonna Addolorata con Gesù Cristo morto in grembo. Sullo sfondo, in una radura che si apre in un paesaggio alpestre, si vede una mandria con un pastore che screma il latte

  • OGGETTO ex voto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Maestro Degli Ex Voto Di Entracque (notizie 1722-1750 Ca)
  • LOCALIZZAZIONE Entracque (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto va ricondotto al "Maestro degli ex voto di Entracque", attivo dal 1722 (data posta sul più antico dei dipinti votivi di sua produzione) al 1745-1750 ca. Sicuramente i proprietari erano persone abbienti, proprietari di grosse mandrie, che non curavano direttamente, ma affidavano a margari. Entracque era allora il centro di tutta la transumanza in Piemonte e vi erano allevati oltre 5.000 capi bovini, oltre 29.000 ovini e ben 50 lanifici quasi tutti di proprietà degli allevatori (Bibioteca Reale di Torino: Conte di Brandizzo, Relazione che il Conte di Brandizzo fa dei beni e territori delle città e comunità della Provincia di Cuneo da lui retta in qualità di Intendente Regio dall'anno 1752 all'anno 1756, foglio 257). Nel 1745, sono documentati due proprietari, fratelli, di nome Grosso, proprio quegli Antonio e Giovanni raffigurati nel dipinto, figli del fu Giuseppe, che possedevano complessivamente 13 giornate di terra (che, per allora, costituivano un'ingente ricchezza, se consideriamo che solo 13 famiglie avevano proprietà superiori alle 10 giornate; il proprietario più ricco era il notaio Giuseppe Antonino Demichelis, al quale spettavano ben 25 giornate). IL quadro è inoltre interessante poichè mostra alcune delle attività legate all'allevamento, come la fabbricazione dei formaggi e del burro, e gli strumenti necessari a svolgere tali attività (A. De Angelis, I più antichi quadri votivi di Entracque. Appunti per una ricerca, in R. Comba - M. Cordero (a cura di), Entracque, una comunità alpina tra Medioevo ed Età moderna, Cuneo 1997, pp. 177-178).Questo pittore pare il medesimo che ha realizzato i due grandi quadri che un tempo si trovavano nella parrocchiale ed ora sono nella cappella di San Rocco, rappresentanti l'uno il "Miracolo di Torino" e l'altro "l'Ultima cena". Mentre sul secondo è difficile formulare un giudizio stilistico e confronti a causa di una pesante ridipintura, la lettura del primo risulta più agevole; tornano, nelle opere di questo autore, una forte attenzione alle descrizioni dei personaggi, gli incarnati sanguigni, la cura nella resa dei particolari e dei panneggi. Per quanto il gusto popolare emerga in tutti i suoi dipinti, nelle tele ora a San Rocco è evidente un maggior impegno, data l'importanza dell'opera eseguita per il presbiterio della chiesa la parrocchiale. L'analisi dei documenti non ha però portato all'identificazione di questo autore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100011446
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Davanti, in basso, a sinistra - EX VOTO ANTONII ET IOANNIS GROSSI/ ET CLAUDII MELANI Anno 1745 - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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