Struttura ad andamento a curvilineo, poggiante su mensole con terminazioni a ricciolo. Fascia inferiore con motivo continuo a palmette alternate a foglie di acanto. La fascia centrale del parapetto è formata da una serie di specchiature rettangolari, alternate a testine cherubiche, affiancate da corolle floreali, che fungono da caritidi. I pannelli sono profilati da cornici modinate e sono ornati da testine cherubiche centrali ai lati delle quali si dispongono simmetricamente due ghirlande di fiori stilizzate ad alto rilievo. Al centro è collocato un pannello più piccolo, di analoga forma rettangolare, sul quale è intagliato il monogramma di Cristo entro cornice circolare dalla quale si dipartono fasci di raggi, sormontata da croce. La parte superiore è costituita da pannelli a giorno con motivo a losanghe separati da pilastrini con ornato a fogliette stilizzate. Ciascuno di essi è coronato da un fastigio composto da trionfo floreale centrale, che, in corrispondenza del pannello centrale, assume forma a ventaglio, dal quale si dipartono girali di foglie di acanto
- OGGETTO cantoria
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ scultura/ doratura/ verniciatura
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ATTRIBUZIONI
Gualino (notizie Metà Sec. Xix)
- LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione della cantoria con la cassa dell'organo fu affidata ad un certo Gualino (cfr. G. B. Bruno, Il Cuor di Maria, Bullettino mensile Italiano dell'Arciconfraternita del Sacro ed Immacolato Cuore di Maria, pubblicato sotto la direzione del Teol. Cav. Gio. Battista Bruno Curato dei S.S. Martiri, anno II, maggio 1866, n. 1, Torino, 1867, p. 10) quando si decise di commissionare la pavese Luigi Lingiardi un organo nuovo. La notiza fu ripresa da Pietro Baricco (cfr. P. Baricco, Torino descritta, Torino, 1869, p. 180) e, con riferimento alla sua pubblicazione, da Luciano Tamburini (cfr. L. Tamburini, Le chiese di Torino dal rinascimento al barocco, Torino s.d. (1968), p. 60) che, per altro, ne riporta la data al 1867, mentre l'insieme di organo, cassa e cantoria fu solennemente inaugurato il 28 aprile 1866 (cfr. Bruno, op. cit., p. 10). La cantoria riprende fedelmente i motivi decorativi dei coretti laterali, ma, dilatandoli, non riesce certo ad eguagliarne la perfetta proporzione e la mirabile grazia. Tuttavia, la sua leggerezza ariosa, se non risulta essere di alto livello artistico, si adatta opportunamente all'interno della chiesa
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100007976
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1976
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0