La figura è rappresentata stante, come se dovesse sorreggere il peso della mensa, di lieve tre quarti. I capelli sono mossi, finemente cesellati, come le ali, abbassate. Il corpo è nudo, coperto del solo perizoma. ornato da motivi florali cesellati. A tracolla un nastro che trattiene lo stesso perizoma. La scultura è modellata a tutto tondo

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA ottone/ fusione/ brunitura/ cesellatura
  • ATTRIBUZIONI Riva Giuseppe Antonio (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra i lavori di abbellimento della chiesa intrapresi intorno al 1719 risulta anche il paliotto dell'altare di S. Francesco Saverio (cfr. A. Bosio, Memorie della Chiesa e dei Padri Gesuiti in Torino estratte per mio uso dai registri manoscritti già appartenenti alli stessi ed ora negli archivi di Casa Asinari di S. Marzano forse ivi portati nella soppressione dal P. Carlo Asinari di Cartosio, 1865, ms. presso la Biblioteca Civica di Torino, fol. 129); L. Tamburini, Le chiese di Torino dal rinascimento al barocco, Torino s.d. (1968), p. 55); ma del paliotto di primo 700 all'altare di San Francesco Saverio non rimane traccia alcuna. Verso la metà del secolo dovette essere asportato quando si scavò sotto la mensa l'ampia nicchia per collocarvi la statua del santo, ricondotta allo scultore Giuseppe Antonio Riva. Si può ipotizzare che, contemporaneamente, ai due estremi fossero stati collocati due angeli in bronzo, ognuno su di un proprio piedistallo, fatti evidentemente "ad hoc", dal momento che si inseriscono perfettamente sotto la mensa dell'altare. La buona qualità e i caratteri così originali non permettono di lasciarli anonimi ed è possibile ipotizzare un'attribuzione a Giuseppe Antonio Riva. Intagliatore e scultore di cui è in atto l'indagine e la rivalutazione delle opere, dopo la brece e schematica voce delle Schede Vesme (cfr. A. Baudi di Vesme, Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino, 1968, vol. III, p. 930), che ne documeta la prolungata presenza a Torino e per altro la morte nel 1773, mentre è ancora provata l'attività dello scultore nel 1780 (Guido Gentile, comunicazione orale, 1976). Il taglio degli occhi e della boccaccia semiaperta, il ciuffo sulla fronte; e d'altro lato la pensosità un po'stupita dello sguardo a contrasto con la gioiosa, istintiva esuberanza fisica delle membra depongono a favore dell'attribuzione; caratteri ancora più apertamente riscontrabili nell'angelo di destra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100007953
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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