Madonna con Bambino e i santi Solutore, Avventore e Ottavio

dipinto,

Nella parte superiore della tela è dipinta, seduta tra nubi, la Vergine con il Bambino in braccio. Porta una veste rosa e un velo che funge anche da manto, panneggiato, di colore azzurro. Il Bambino è nudo, poggia su un lenzuolo bianco; il capo è circonfuso da luce, la mano benedicente. Di fianco al gruppo sono posti angeli, sotto forma di giovani, con tunica che lascia scoperta una spalla, in adorazione. In secondo piano, teste cherubiche si affacciano dalle nubi. Uno degli angeli, sulla sinistra, regge un vassoio con corone di fiori e palme del martirio. Una di queste è tenuta in mano dalla Madonna che la porge ad uno dei tre santi dipinti nella parte inferiore della tela. Quest'ultimo volge le spalle all'osservatore e indossa una lorica di colore verde pisello ed un manto appoggiato sulle ginocchia, di colore rosso. In mano tiene una lancia; l'elmo piumato è appoggiato di fianco a lui. Un secondo santo, di tre quarti, con il viso rivolto verso la Vergine, porta una lorica di colore grigio-metallo e un manto, fissato alla spalla, di colore marrone chiaro. Una fascia gli cinge la vita e da esse pende la spada. Una lancia è dietro la spalla e sul capo porta un elmo piumato. Di fianco a lui due angeli, sotto forma di fanciulli, [continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Guglielmi Gregorio (1714/ 1773)
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La grande pala fu eseguita durante il soggiorno di Gregorio Guglielmi a Torino, documentato da note della Real Casa negli anni 1765 e 1766, fatta eseguire in sostituzione del Cristo Crocefisso di Michele Antonio Milocco (1728) con soggetto pertinente al culto specifico della chiesa. Dalla pala, già citata da Francesco Bartoli (F. Bartoli, Notizie delle pitture, sculture ed architetture che ornano le chiese e gli altri luoghi pubblici di tutte le più rinomate città d'Italia, Venezia, 1776, p. 44), da Modesto Paroletti (cfr. M. Paroletti, Turin et ses curiositèes ou description historique de tout ce que cette capitale offre de remarquable dans ses monuments ses édifices et ses environs, Torino, 1819, p. 163), da Goffredo Casalis (cfr. G. Casalis, Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna, Torino, vol. XXXI, p. 528) da Gaudenzio Claretta (cfr. G. Claretta, I reali Savoia munifici fautori delle arti. Contributo alla storia artistica del Piemonte del secolo XVIII, Torino, 1893, p. 71) trattò più ampiamente Andreina Griseri (A. Griseri, Gregorio Guglielmi a Torino, in "Paragone", n. 69, 1955, settembre, p. 30), ancora riferendone otto anni dopo (A. Griseri, Pittura, in V. Viale (a cura di), Mostra del Barocco Piemontese, catalogo della mostra, Torino, 1963, vol. I, p. 130. Nel 1961 ne dava diffusa notizia Luigi Mallé, Le arti figurative in Piemonte, Torino, 1961, p. 376; la ricordava nel 1968 Luciano Tamburini (cfr. L. Tamburini, Le chiese di Torino dal rinascimento al barocco, Torino s.d. (1968), pp. 57-58), nel 1971-1972 Vittoria Moccagatta (cfr. V. Moccagatta, La chiesa dei Santi Martiri di Torino. Architettura, decorazione, arredo, in "Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, n.s., anno XXV-XXVI, 1971-1972, pp. 98-99). La concretezza delle forme e la nitidezza dei colori ad audaci contrasti nella luce fredda, che li rende più vividi, sono tipiche doti del pittore. Ed anche questa pala, pur con la Vergine così serenamente calma nel luminoso viso, riesce ricca d'empito proprio per lo stacco violente dei colori, in particolare del vivo azzurro del manto della Vergine che dilaga come un'onda sonora, con il rosso, violento come un grido, del mantello del martire a sinistra. La schedatrice segnala la presenza presso la Soprintendenza al Patrimonio Artistico, Storico ed Etnoantropologico di una perizia per la pala di Guglielmi in data 25 maggio 1966. L'opera è ricordata anche in A. Baudi di Vesme, Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino, 1966, vol. II
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100007942
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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