resurrezione di Cristo

dipinto, post 1706 - ante 1706

Nella parte alta della scena, entro nubi, circondato da teste cherubiche che osservano la scena, è rappresentato, di lieve tre quarti, il Cristo, barbato, con i capelli alle spalle, nell'atto di sollevarsi in volo sopra il sarcofago, alluso da una struttura grigia a parallelepipedo con gradino. Il corpo è coperto parzialmente da un manto bianco panneggiato. Un braccio è rivolto verso l'alto, l'altro tiene lo stendardo. Sulla sinistra sono dipinti alcuni soldati con elmo e lorica e lancia in mano che osservano attoniti e sulla destra alcune donne, inclusa una vecchia, con le braccia sollevate e la bocca spalancata. In primo piano, seduti su due gradini, sono dipinti due soldati addormentati. Quello di sinistra ha un mantello rosso e tiene una lancia, quello di destra porta una veste azzurra e corazza dorata ed ha una spada. La tela è collocata entro una cornice di profilo e luce rettangolare. Battuta liscia; unica fascia percorsa da scanellature e ornata, in corrispondenza del punto mediano, da una corolla floreale stilizzata. In corrispondenza degli angoli, rilevati, ornato a punte di diamante

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 172
    Larghezza: 118
  • ATTRIBUZIONI Curlando Giovanni Battista (1648/ 1710)
  • LOCALIZZAZIONE FOSSANO (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo schedatore autore della scheda cartacea, pur riferendo abbastanza opportunamente le tele a produzione tardoseicentesca piemontese, non avanzava alcuna possibile attribuzione per l'autore del ciclo di dipinti, dedicati alla vita di Cristo, a cui, tuttavia, riconosceva omogeneità nell'autografia. In occasione di una recente mostra (2004) il ciclo è stato resturato ed esposto e sono emerse informazioni documentarie che hanno permesso di ricostruire la vicenda delle tele in esame. Tra il 1706 e il 1708 il ciclo veniva commissionato dalla confraternita al pittore di corte Giovanni Battista Curlando per la quale l'artista aveva già eseguito il ritratto di Carlo Francesco Pellazza (1685). E' proprio la produzione ritrattistica quella maggiormente nota nell'ambito dell'attività del pittore, mentre poche sono le opere di soggetto sacro a tutt'oggi note, tra cui vanno segnalate, per la vicinanza territoriale con il ciclo in esame, due tele, rappresentati, rispettivamente, la Decollazione del Battista e l'Angelo Custode, per la confraternita della Misericordia di Bene Vagienna. Più precisamente, nel 1706 giunsero la Resurrezione di Cristo e l'Apparizione di Gesù alla Maddalena, nel maggio del 1708 l'Assunzione di Cristo e l'Incredulità di s. Tommaso, e, nel luglio successivo, l'Apparizione del Signore alla Vergine e la Strage degli Innocenti, cfr. G. Spione, scheda n. 17, in G. Romano, G. Spione (a cura di), Una gloriosa sfida. Opere d'Arte a Fossano, Saluzzo, Savigliano 1550-1750, catalogo della mostra (Fossano, Palazzo Tesauro e Museo Diocesano-Saluzzo, Museo Civico Casa Cavassa-Savigliano, Ala Polifunzionale, 24 aprile-13 giugno 2004), Tipolito Europa, 2004, pp. 222, 224; S. Lombardo, Fossano. Itinerari nell'arte del Seicento e Settecento, Caraglio 2004, p. 44. Si noti che una replica della Strage degli innocenti è collocata sull'altare laterale sinistro della chiesa (cfr. scheda 0100005821)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100005828-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1974
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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