Giogo, di fattura italiana (non sarda), mediante il quale Giuseppe Garibaldi vi aggiogava due bovini; è formato da una lastra di legno rettangolare con i due lati verticali arcuati; il lato superiore si allunga, alle due estremità, a formare le barre che gravavano sul collo dei bovini, nella parte inferiore le sporgenze sono di dimensioni ridotte; al centro sono presenti tre aperture di diverse dimensioni, adattabili a barre di ferro per diverse tipologie di carri da trainare

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