Grotta colombaia

XXI

Angelo Minenna, all’interno della grotta colombaia, fornisce alcuni dettagli circa l’origine e l’utilizzo dell’architettura rurale. La grotta colombaia si trova a Ugento in un villaggio rupestre nato a partire dal V secolo d.C. con la venuta di monaci da Bisanzio. Era una grotta naturale successivamente impiegata per l'allevamento dei piccioni che dal Medioevo vengono usati per soddisfare le classi signorili, infatti la carne di questi volativi era considerata pregiata; vi sono alcuni documenti del 1200-1300 dove si impone l’utilizzo quasi esclusivo di questa carne nelle mense nobiliari proibendola al popolo. Per quanto riguarda l’origine dell’architettura, si ipotizzia che sia nato come santuario messapico risalente al IV sec. a.C., infatti i messapi erano affezionati ai culti sotterranei all’interno delle grotte e, successivamente, nel medioevo è diventato funzionale all’allevamento dei piccioni. Quest’ultimi entravano nella grotta colombaia dal foro posto alla sommità e stazionavano nelle cellette interne. Quando assurgeva da colombaia, la grotta era totalmente imbiancata di calce; ancora oggi si intravedono le tracce di intonaco bianco, colore che sembrava attirasse i colombi

  • OGGETTO grotta colombaia
  • CLASSIFICAZIONE LETTERATURA ORALE NON FORMALIZZATA
  • LOCALIZZAZIONE Ugento (LE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un complesso rupestre molto particolare, conosciuto soprattutto per la presenza di una rara colombaia in grotta (per alcuni di epoca tardo-romana), con centinaia di piccole cellette scavate interamente nella roccia. Un grande foro sulla volta consentiva l’ingresso dei volatili che nidificavano all’interno delle nicchie. Probabilmente sarà stato questo elemento a scatenare un’associazione di idee che ha portato in direzione dell’orbo ciclope inducendo ad indicare simpaticamente il luogo come “grotta di Polifemo”. (BIBR: Piccinni, Marco, 2014)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Ricchiuto, Ornella
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 16-ICCD_MODI_7534904501861
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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