Memorie sul cibo. Pasquale Scialò: la frittura di pesce come rito di passaggio
Non ho una memoria alimentare legata molto al passato, il mio primo ricordo è intorno ai quattro anni: sono a pranzo una domenica con la mia famiglia e con la famiglia di mio padre che aveva una grande tradizione culinaria, mia zia Maria tra le grandi cuoche, quindi ricordo di stare a tavola con loro e dopo aver mangiato il #ragù# e le carni del #ragù# arriva questo momento che per me è stato molto importante, quello della frittura di pesce. Arriva questo momento con i fritti di calamari, i gamberi e ricordo che persino a quell’età io volevo mangiarlo da solo, non volevo essere aiutato e con le mani lentamente mangiavo questo pesce; ricordo questo profumo, questo momento che per me è stato un momento di autonomia attraverso cui io capivo che potevo essere autonomo; era un gesto forte che facevo anche rispetto alla mia famiglia, tutti si meravigliavano perché ho sempre lasciato queste lische pulite, lucide e quindi nessuno mi ha più aiutato a mangiare il pesce
- OGGETTO memorie sul cibo. pasquale scialò: la frittura di pesce come rito di passaggio
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CLASSIFICAZIONE
saperi, letteratura orale non formalizzata
- LOCALIZZAZIONE Napoli (NA)
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 15-ICCD_MODI_4729599083541
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0