Memorie sul cibo. Alberto Folin: Giacomo Leopardi voluttuoso e monofago

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C'è un libro recente di Domenico Pasquariello e Antonio Tubelli, "Leopardi a tavola" che si articola attorno a un testo scritto nell'ultimo periodo napoletano di Leopardi, praticamente è l'elenco accuratissimo di 49 piatti che si pensa dovessero essere amati da Leopardi e che rivelano aspetti curiosi del poeta. Nel Leopardi che si pensava essere etereo, spirituale, il corpo assume invece una centralità assoluta. Un altro aspetto interessante è che Leopardi era monofago, non sopportava mangiare in compagnia perché diceva che non si poteva coniugare la conversazione con il gusto del mangiare

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