Tecnica campanaria a mano

XXI

Di notte, all'interno di una torre campanaria, due gruppi di uomini sono disposti di fronte a due campane diametralmente opposte. Due uomini per gruppo tirano le corde connesse a ciascuna campana: hanno appena iniziato tale movimento e, controllandosi reciprocamente, cercano di andare all'unisono in modo da suonare insieme il primo rintocco. Il movimento consiste nel tirare a sé la corda, e quindi la campana, e nell'allontanarla, accompagnandola in tale spostamento. Vi è anche un terzo uomo per gruppo, posizionato nel centro, che aiuta a spingere a mano la campana. La forza impiegata in tale spinta aumenta fino al raggiungimento del primo rintocco, realizzato solo dopo un segnale vocale da parte di un uomo di un gruppo. Il movimento rimane poi costante

  • OGGETTO tecnica campanaria a mano
  • CLASSIFICAZIONE tecniche, festa-cerimonia
  • LOCALIZZAZIONE Sepino (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la tradizione, le reliquie di Santa Cristina sarebbero state portate a Sepino nel 1099 da due pellegrini francesi provenienti da Bolsena, dove, dal IV secolo, vi era il culto della martire. Il 6 gennaio, pertanto, si commemora l'arrivo di tali reliquie a Sepino, il cui festeggiamento inizia il giorno precedente con il suono delle campane alle ore 12.00, che sospende ogni attività lavorativa o domestica in omaggio alla Santa. Tale festa continua anche nei giorni seguenti: l'8 gennaio avviene la #crianzola#, un tempo riunione dei capifamiglia nella quale i produttori offrivano un assaggio del vino nuovo, ora invece incontro conviviale tra uomini presso le terme Tre Fontane. Dal pomeriggio del 9 gennaio le campane cominciano a suonare in modo regolare, circa ogni quindici minuti, per richiamare tutti i cittadini alla festa. In particolare, di fronte al palazzo comunale si incontrano i genitori e i bambini, a cui viene consegnato il #cartoccio#, un dono ricco di dolci. Dopo la quarta suonata delle campane, le autorità, i fedeli e le #verginelle#, bambine vestite di bianco ornate con monili e con una coroncina floreale, si dirigono verso la chiesa portando un cero con un ramoscello di ulivo e i doni da offrire alla santa (oro, incenso e mirra). In chiesa sono esposti il busto di Santa Cristina, decorato con gioielli, e il braccio argenteo contenente la reliquia. Mentre i fedeli omaggiano la santa e i genitori affidano a Santa Cristina la protezione dei loro bambini, nella sacrestia avvengono il sorteggio dei gruppi che, in occasione delle processioni, porteranno la statua e il baldacchino, ma anche il sorteggio degli uomini che, nel corso della notte, si dovranno alternare per suonare manualmente le campane: tranne alcune eccezioni, si tratta di una prerogativa maschile. Il 10 gennaio, poi, si commemora la #intratio#, la traslazione del corpo della santa dall'ospizio di San Nicola alla chiesa del Santissimo Salvatore. Dopo la celebrazione della messa, inizia la processione delle #verginelle#, seguendo uno dei percorsi intrapresi dai due pellegrini che portarono le reliquie. Santa Cristina è commemorata a Sepino anche in altre date: il 24 luglio, ricorrenza della morte; la prima domenica di maggio, in ricordo della traslazione a Palermo, e la prima domenica di ottobre
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 14-ICCD_MODI_8440327252541
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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