Festa di San Domenico a Cocullo
Un gruppo di #serpari# si riunisce nel giorno della festa di San Domenico abate nella piazza antistante la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Intorno a loro una folla copiosa attende di assistere al rito. Gli uomini stringono tra le braccia un gran numero di serpenti che cercano di sfuggire, attorcigliandosi tra loro, fino alle spalle e intorno al collo dei #serpari#. Intanto dalla porta della chiesa escono due donne in costume, che recano sulla testa cesti ricoperti di pizzi e addobbati con mazzetti di rose finte. I cesti contengono cinque #ciambellati#, pani a forma di ciambelle, decorati con codette di zucchero colorate. Molte persone recano in mano altri serpenti. Sono presenti anche numerose forze dell’ordine. Il Santo varca l’uscio della chiesa e si dirige verso la folla. I #serpari# dispongono i rettili intorno alla testa e sulle spalle della statua; i serpenti dopo poco la avvolgono completamente. Infine la statua del Santo è pronta per essere accompagnata in processione dai fedeli
- OGGETTO festa di san domenico a cocullo
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CLASSIFICAZIONE
FESTA-CERIMONIA
- LOCALIZZAZIONE Cocullo (AQ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La festa di San Domenico abate, santo protettore dal morso dei serpenti, si svolge a Cocullo nel mese di maggio. Il rito ha avuto luogo, sin dalle origini, il primo giovedì del mese, ma dal 2012, a seguito di una decisione del Comune, si svolge il primo di maggio. La prima fase della festa inizia a fine marzo, dopo la festa di San Giuseppe (19 marzo), quando i #serpari# vanno nei boschi alla ricerca di serpenti non pericolosi e non velenosi. I festeggiamenti religiosi, la messa e i riti di devozione al santo si svolgono nella chiesa della Madonna delle Grazie dall'anno 1984, a seguito del terremoto che ha lesionato il santuario di San Domenico abate a Villalago. Durante le funzioni religiose i fedeli baciano la reliquia del Sacro dente, contenente il molare che il Santo si tolse da solo e che portò in dono alla popolazione cocullese. I fedeli eseguono anche un altro rituale d’obbligo che consiste nel tirare con i denti una campanella che è appesa nella chiesa. Tali operazioni sono eseguite con l’auspicio di prevenire le malattie, in particolare quelle legate ai denti, e i dolori da esse causati. La fase più importante della festa è la processione, durante la quale il Santo sfila in paese, trasportato su una barella dai fedeli; prima della processione i #serpari# dispongono i serpenti intorno al capo della statua. Durante la sfilata poi i serpenti si intrecciano tra loro avvolgendo tutta la statua
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 13-ICCD_MODI_0346276630641
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0