Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo di Sezze
La Processione e Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo di Sezze inizia il Venerdì Santo alle ore 20.30 partendo dalla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, nella parte più alta della città. Dalla chiesa si snoda lungo il centro storico: via Diaz, via Roma, via Corradini, via Marconi, Porta Sant’Andrea, via San Carlo, via Roma, via Diaz, chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Alla Processione, oltre agli 800 attori figuranti e alla presenza di quattro attori professionisti, partecipano confratelli e consorelle delle quattro Confraternite di Sezze: la Confraternita della #Buona Morte#, con la statua della Madonna #Addolorata# o #delle Sette spade#, la Confraternita del Rosario, la Confraternita dei #Sacconi# del Sacro Cuore e la Confraternita di Gesù e Maria. Ad esse segue il #Cristo morto# portato in spalla da alcuni confratelli e il coro di alcune donne che cantano lo #Stabat mater# in lingua volgare. Seguono le autorità civili e religiose, il clero, il sindaco accompagnato dalla Polizia Municipale, con la presenza di alcuni rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, alcune Associazioni laiche, tra le quali l’U.N.I.T.A.L.S.I. Seguono alle Autorità laiche e religiose le scene del Dramma Sacro: il primo quadro è quello degli #Araldi#, tre angeli vestiti di bianco, che aprono il dramma con il suono di tre trombe. Seguono due scene dei Santi Lidano e Carlo, patroni della città. Nella scena di #San Lidano# è rappresentato il racconto del #Miracolo della paralitica# da parte del Santo, nella seconda l’#Inno alla Croce di Cristo#, a cui era devoto #Fra Carlo# da Sezze. Dopo i due patroni sfilano lungo il percorso processionale 42 scene, di cui sette dell’Antico Testamento e le restanti del Nuovo, che ripercorrono tutti i momenti salienti della vita di Gesù. Si comincia con la #Trasmigrazione di Abramo# che conduce il suo popolo da Ur dei Caldei verso la Terra Promessa: caratteristica la presenza del carro, e del popolo che segue Abramo in una carovana con il bestiame, cantando la gioia di un viaggio verso una nuova terra. Segue il #Canto di Mosè e della profetessa Maria# il canto del popolo ebraico dopo il passaggio nel Mar Rosso, un canto di gioia e libertà dopo aver abbandonato la schiavitù d’Egitto. A seguire la scena di #Mosè che mostra le tavole dei dieci comandamenti#; il #Trionfo di Giuditta su Oloferne#; il quadro successivo è quello dell’#Arca dell’Alleanza#, che racconta la deposizione delle tavole della Legge da parte di Giosuè. A conclusione dell’Antico Testamento, l’avvicendarsi di altre due scene: quella dei #Profeti# e quella delle #Sibille#, i primi annunciano la venuta del Messia, le altre la profetizzano in contesto pagano. Ha inizio, a seguire, dall’ottavo quadro il Nuovo Testamento con l’#Annunciazione dell’Angelo a Maria#, seguito da i #Re Magi#, poi dai #Soldati di Erode# che uccideranno tutti i bambini nati, come da ordine del Re. Segue la #Fuga in Egitto# e la figura di un Angelo che proteggerà la fuga della Sacra Famiglia fuori da Betlemme. A seguire il pianto delle madri e di #Rachele# a cui sono stati uccisi i figli. Il sedicesimo quadro racconta l’#Ingresso di Gesù al Tempio#, con la spiegazione da parte di sua madre Maria del significato del #Tallìt#. Ha inizio, a questo punto, il racconto della vita adulta di Gesù: l’#Incontro con Giovanni Battista#, l’#Incontro con i primi discepoli#, l’#Incontro con le donne di Cananea# e l’#Incontro con la Samaritana#, quadri che si susseguono uno dopo l’altro. Dopo la Samaritana, un’altra scena a seguire, #Erode e la danza di Salomè#, durante la quale la danzatrice chiede al Re la testa di Giovanni Battista. Segue il racconto della #Pesca miracolosa da parte di Pietro Pescatore#, poi il #Discorso della montagna# e le #Beatitudini# che Gesù declama ai propri discepoli. Quindi due scene che raccontano due miracoli: #Gesù che cammina sulle acque# sotto lo sguardo incredulo di Pietro e la #Resurrezione di Lazzaro#, amico di Gesù. Segue un quadro, quello degli #Schiavi in catene#, dove cinque uomini in catene trascinano un tronco di legno a cui sono legati, simbolo di coloro che saranno costretti a costruire la Croce di Cristo, in lotta con il male, e della vittoria del bene da loro rappresentato. Con il #Prologo della Passione# si apre il dramma di Cristo nelle ultime dodici ore prima della sua morte. Segue il #Dubbio di Pilato nel sogno di Procula#: Procula, moglie di Pilato, fa un sogno, nel quale vede condannare da suo marito un uomo giusto, Gesù; svegliatasi all’improvviso corre ad avvisare suo marito di non condannarlo, ma Pilato è dubbioso e manda via sua moglie. Segue la #Cattura di Gesù#, da parte delle guardie del Tempio dopo il #Tradimento di Giuda# nell’Orto degli Ulivi, che viene condotto di fronte al #Sinedrio# e al Sommo Sacerdote Caifas. Avviene il #Processo# e, dopo aver sentenziato la pena di morte per bestemmia, Gesù viene ricondotto da Pilato. Seguono altre due scene: la prima che racconta il #Pentimento di Pietro#, il quale, dopo aver rinnegato Gesù per tre volte, incontra Maria madre di Gesù e Giovanni pentendosi del suo operato, e #Giuda#, che devastato dal rimorso, andrà ad impiccarsi. Gesù nella scena successiva è condotto di nuovo da #Pilato# che, tra i suoi littori e davanti al suo centurione, si laverà le mani dicendo di non essere colpevole dell’uccisione di un uomo condannato dal popolo alla crocefissione. Segue la #Flagellazione di Gesù alla colonna#, poi #Maria e Maria Maddalena# che vivono intensamente le ore della flagellazione. Ha inizio qui il cuore della Sacra Rappresentazione, con il quadro del #Calvario#. La scena si apre con i carnefici che, oltre alla scritta INRI, portano i chiodi, il martello, i dadi e la tunica di Gesù. Seguono la Croce del Cristo con quelle dei due ladroni, le donne a lui vicine in vita, la Veronica, il Cireneo, un soldato e il fustigatore che continua ad infliggergli frustate. Qui sono raccontate le ultime cadute della Via Crucis, l’incontro con la Veronica, quello con Maria sua madre e con il Cireneo. Segue la truppa romana incitata da due centurioni a cavallo e le #Pie Donne#. Dopo il #Calvario#, sette ragazze portano la Croce recitando le #Ultime sette parole# che Gesù disse prima di morire. Segue un quadro, quelle delle #Donne della Passione#: la Samaritana, Marta, sorella di Lazzaro, Maria, madre di Giacomo e Giovanni e Maria di Magdala, che raccontano il loro incontro con Gesù. Segue la #Danza degli scheletri#: secondo il Vangelo dopo la morte di Gesù un terremoto fece aprire le tombe; gli scheletri rappresentano i corpi di quei peccatori che non hanno trovato salvezza verso Dio: la loro macabra danza li porterà a formare una piramide umana, per cercare di raggiungere il perdono di Dio ma alla fine la loro resurrezione sarà solo del corpo e non dello spirito e per questo cadranno a terra in un mucchio di ossa. Il Dramma Sacro si conclude con il #Centurione pentito# che riconoscerà in Cristo il Figlio di Dio e la #Resurrezione di Gesù# nella Domenica di Pasqua: le donne si recano al sepolcro ma la tomba è vuota, solo Maria Maddalena parlerà con Gesù, che le chiederà di andare dagli altri a dire che lui è risorto. Il tutto si conclude con il canto di #Alleluia#. La #Passione# termina alle ore 24 ritornando presso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo
- OGGETTO sacra rappresentazione della passione di cristo di sezze
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CLASSIFICAZIONE
festa-cerimonia, rappresentazione-spettacolo
- LOCALIZZAZIONE Sezze (LT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’“Associazione della Passione di Cristo” di Sezze fu costituita nel 1933 ad opera dell’avvocato Filiberto Gigli che, colpito dal profondo sentimento religioso del popolo setino, rinnovò un’antica tradizione del 1600 arricchendola di nuovi contenuti artistici. La tradizione vuole che San Carlo da Sezze (1613-1670), esaltando il valore e il culto della Croce, sia stato il primo a rievocare #La Passione di Cristo#. Gigli poté avere come collaboratore nella regia Marcello Covoni del Teatro dell’Opera. Pietro Pocek trattò la parte pittorica, mentre l’elemento architettonico fu assunto dagli accademici Piacentini e Giovannoni coadiuvati da Piero Aschieri. L’avvenimento eccezionale, così inquadrato, fu un potente richiamo nel mondo artistico-culturale. Il commediografo Rosso di San Secondo scrisse un articolo sulla Passione di Sezze, apparso su “Il Messaggero”, presto tradotto in varie lingue e radiodiffuso negli Stati Uniti d’America, nel quale definiva “Sezze il Paese della Passione”. Ininterrottamente ogni anno, in occasione del Venerdì Santo, la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo sfila lungo le strade cittadine di Sezze. L’organizzazione dell’evento è curata dall’“Associazione della Passione di Cristo” dal 1933, anno di fondazione del sodalizio. L’Associazione non ha finalità di lucro, attualmente il Presidente è Elio Magagnoli, che si avvale dell’opera di un importante numero di collaboratori ed esperti nel campo artistico. Dopo l’avvicendamento di diversi registi (Giuseppe De Angelis, Orazio Costa, Giuseppe Rocca), dal 1981, ininterrottamente, la regia è curata da Piero Formicuccia, psicologo e regista teatrale, che ha sempre inteso realizzare in questa rievocazione del Dramma Sacro quel connubio proprio del popolo setino intriso di spiritualità ed arte, riuscendo a miscelare il contesto storico con l’esigenza di rendere attuale il messaggio cristiano della rievocazione della Passione di Cristo
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Romano, Ignazio
Mastrantoni, Pietro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 12-ICCD_MODI_7640830150841
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0