Stagnatura a mano di un pentolino di rame
Il ramaio, all'interno del suo laboratorio, esegue la stagnatura di un pentolino di rame. Allo scopo utilizza un'antica forgia a pedale alimentata a carbone che, spiega, risale al 1850 ed è stata usata dal maestro del nonno, dal nonno stesso e quindi dal padre. Con una tenaglia mantiene il pentolino da uno dei due manici e lo posiziona sui carboni ardenti per scaldarlo. Continuando la sua spiegazione, spennella l'interno del pentolino con dell'acido spento con lo zinco al fine di pulire ulteriormente il rame, quindi riposiziona di nuovo il pentolino sui carboni. Con la mano destra prende una barra di stagno e prova a scioglierne un'estremità all'interno del pentolino. Quando il pentolino arriva alla giusta temperatura lo stagno si fonde e con un panno di lana minerale l'artigiano lo distribuisce su tutta la superficie. Infine, cambiando l'impugnatura della tenaglia, immerge il pentolino in un catino contenente acqua per raffreddarlo
- OGGETTO stagnatura a mano di un pentolino di rame
-
CLASSIFICAZIONE
tecniche, saperi
- LOCALIZZAZIONE MONTEPULCIANO (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stagno fonde a 231 gradi, per trasmissione di calore il rame deve assumere 400 gradi affinché lo stagno si possa sciogliere all'interno
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 09-ICCD_MODI_8024359091541
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0