#Maggio drammatico# a Secchio
In una radura, un gruppo di persone sono riunite per assistere al #maggio# sedute su diverse file di panche. In prima fila si notano tre musicisti, uno con violino, un altro con chitarra, l'ultimo con fisarmonica. Nello spazio scenico si muovono due attori, un uomo e una donna, e il #suggeritore#. La donna indossa un abito blu orlato di decorazioni dorate e porta una bambola in braccio. L'uomo indossa un abito in velluto nero decorato con stemmi e disegni dorati e composto da giubba, pantaloni alla cavallerizza e gambali. L'attore, inoltre, porta un cappello nero con decori dorati, fasce di stoffa colorate pendenti e pennacchio rosso e nero; regge con una mano una spada e tiene uno scudo allacciato all'avambraccio. Il personaggio maschile inizia a cantare, accompagnando il canto con gesti delle braccia. I due attori si alternano nel canto e il #suggeritore# si sposta da un lato all'altro della scena avvicinandosi ora al personaggio maschile, ora a quello femminile, suggerendo il testo delle quartine. Il testo del canto fa riferimento a una fonte e durante la rappresentazione i due attori si chinano a terra e fingono di attingere l'acqua con le mani
- OGGETTO #maggio drammatico# a secchio
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CLASSIFICAZIONE
rappresentazione-spettacolo, letteratura orale formalizzata, musica vocale strumentale
- LOCALIZZAZIONE Villa Minozzo (RE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il #maggio drammatico# costituisce una delle forme più complesse di teatro popolare; è diffuso nell'Appenino tosco-emiliano, in particolare nelle province di Reggio Emilia, Modena e Lucca. Si tratta di una performance che si realizza all'aperto (in una piazza, un prato o una radura di bosco) e prevede il coinvolgimento di una compagnia di attori dilettanti (detti #maggianti# in Toscana o #maggerini# in Emilia) che, in costume, narrano avvenimenti di tipo storico o mitologico, cantando quartine di ottonari (con rima ABBA), dette anche #stanze#, eseguite dai #maggerini# in forma sillabica. Il #maggio# si presenta come un insieme di canti caratterizzati da una melodia unica, intervallati da #sviolinate# (ritornelli) eseguite solitamente con violini o con chitarre. In passato, le performance avvenivano solitamente nel mese di maggio; negli ultimi decenni, invece, i #maggi# si realizzano durante tutto l'arco della stagione estiva, spesso in piena estate. I #maggi# si caratterizzano per la forte stilizzazione dello spazio scenico che presenta elementi di valore simbolico e non realistico, e per la non linearità delle coordinate temporali nella drammaturgia. Lo stile e le caratteristiche dei costumi indossati variano a seconda della zona e della compagnia; nelle province emiliane predomina uno stile che vede gli uomini indossare per lo più abiti di velluto ricamati con disegni, simboli e stemmi, e le donne portare abiti monocolore. In Emilia, inoltre, non si rileva la presenza del trucco scenico e gli attori si presentano agli spettatori così come sono nella realtà, senza modificare l'aspetto alle esigenze sceniche. La rappresentazione inizia con una processione, detta #tonda#, durante la quale i #maggerini#, disposti in fila per due e preceduti dai musicisti, effettuano alcuni giri intorno allo spazio scenico; successivamente, i diversi personaggi si posizionano in piccoli padiglioni in legno o metallo ricoperti di stoffa, che, collocati ai lati dello spazio scenico, simboleggiano i luoghi di provenienza dei personaggi stessi. In seguito, il #capomaggio#, di solito il regista o l'organizzatore del #maggio#, presenta i vari personaggi al pubblico; questi, man mano che vengono nominati, salutano i presenti compiendo un passo avanti e sguainando le spade o facendo un inchino, a seconda che siano (UOMINI O DONNE). All'interno della compagnia è centrale la figura del #suggeritore#; questi, durante lo spettacolo, ha il compito di suggerire le quartine agli attori, muovendosi all'interno dello spazio scenico con abiti borghesi e avvicinandosi ai #maggerini# coinvolti nella performance. Le compagnie hanno al loro interno gruppi di suonatori che si dispongono in un angolo lungo il perimetro dello spazio scenico e accompagnano la narrazione con parti suonate. Alcuni studiosi classificano i #maggi# in quattro diverse categorie tematiche: eroici, storici, spirituali o misti. Nella prima categoria rientrano le storie di tipo cavalleresco, o di argomento classico, con una predominanza del ciclo carolingio. Nella seconda categoria, si ritrovano storie basate su avvenimenti storici e relative a personaggi esistiti. I #maggi# definiti spirituali si rifanno invece ai testi sacri e, infine, i #maggi# misti combinano elementi e storie afferenti alla sfera del sacro e del profano. La forma metrica più utlizzata nelle composizioni è la quartina in ottonari a rime incrociate. La durata degli spettacoli varia e può andare dalle due ore e mezza alle quattro, e dipende dalla lunghezza del testo o dalle scelte della compagnia. Un'altra caratteristica del #maggio# consiste nella presenza di personaggi positivi che impersonificano in bene, contrapposti a personaggi negativi che rappresentano il male
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 08-ICCD_MODI_9252238532641
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0