#Maggio drammatico# a Riolunato

XXI

Due attori della compagnia sono nello spazio scenico, accompagnati dal suggeritore e circondati dal pubblico e da altri #maggerini#. Uno degli attori è una giovane donna e indossa un abito azzurro e un mantello giallo; l'altro attore è un uomo vestito con pantaloni, casacca e mantello rossi e blu, elmetto argentato e spada. La performance inizia con il canto del personaggio femminile, seguito dal canto dell'altro attore. Tra una strofa cantata e l'altra, un fisarmonicista esegue brevi intervalli musicali. Il personaggio femminile va in secondo piano e interviene un terzo personaggio, vestito con un abito nero e azzurro. Finito un primo scambio di quartine, i due personaggi maschili iniziano a duellare con le spade, accompagnati dalla fisarmonica. Al termine del breve duello, il pubblico applaude. Subito dopo i due attori riprendono il canto alternandosi; sono accompagnati dal suono della fisarmonica e, a più riprese, continuano a duellare. Nel frattempo, il suggeritore resta nello spazio scenico, avvicinandosi ora a uno, ora all'altro attore e reggendo un libretto in mano. Il duello continua e uno dei personaggi è colpito e resta fermo in ginocchio, mentre l'altro continua a cantare. Il duello termina con un colpo di scena: il personaggio colpito ferisce l'altro che a sua volta cade a terra

  • OGGETTO #maggio drammatico# a riolunato
  • CLASSIFICAZIONE rappresentazione-spettacolo, letteratura orale formalizzata, musica vocale strumentale
  • LOCALIZZAZIONE Riolunato (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il #maggio drammatico# costituisce una delle forme più complesse di teatro popolare; è diffuso nell'Appenino tosco-emiliano, in particolare nelle province di Reggio Emilia, Modena e Lucca. Si tratta di una performance che si realizza all'aperto (in una piazza, un prato o una radura di bosco) e prevede il coinvolgimento di una compagnia di attori dilettanti (detti #maggianti# in Toscana o #maggerini# in Emilia) che, in costume, narrano avvenimenti di tipo storico o mitologico, cantando quartine di ottonari (con rima ABBA), dette anche #stanze#, eseguite dai #maggerini# in forma sillabica. Il #maggio# si presenta come un insieme di canti caratterizzati da una melodia unica, intervallati da #sviolinate# (ritornelli) eseguite solitamente con violini o con chitarre. In passato, le performance avvenivano solitamente nel mese di maggio; negli ultimi decenni, invece, i #maggi# si realizzano durante tutto l'arco della stagione estiva, spesso in piena estate. I #maggi# si caratterizzano per la forte stilizzazione dello spazio scenico che presenta elementi di valore simbolico e non realistico, e per la non linearità delle coordinate temporali nella drammaturgia. Lo stile e le caratteristiche dei costumi indossati variano a seconda della zona e della compagnia; nelle province emiliane predomina uno stile che vede gli uomini indossare per lo più abiti di velluto ricamati con disegni, simboli e stemmi, e le donne portare abiti monocolore. In Emilia, inoltre, non si rileva la presenza del trucco scenico e gli attori si presentano agli spettatori così come sono nella realtà, senza modificare l'aspetto alle esigenze sceniche. La rappresentazione inizia con una processione, detta #tonda#, durante la quale i #maggerini#, disposti in fila per due e preceduti dai musicisti, effettuano alcuni giri intorno allo spazio scenico; successivamente, i diversi personaggi si posizionano in piccoli padiglioni in legno o metallo ricoperti di stoffa, che, collocati ai lati dello spazio scenico, simboleggiano i luoghi di provenienza dei personaggi stessi. In seguito, il #capomaggio#, di solito il regista o l'organizzatore del #maggio#, presenta i vari personaggi al pubblico; questi, man mano che vengono nominati, salutano i presenti compiendo un passo avanti e sguainando le spade o facendo un inchino, a seconda che siano (UOMINI O DONNE). All'interno della compagnia è centrale la figura del #suggeritore#; questi, durante lo spettacolo, ha il compito di suggerire le quartine agli attori, muovendosi all'interno dello spazio scenico con abiti borghesi e avvicinandosi ai #maggerini# coinvolti nella performance. Le compagnie hanno al loro interno gruppi di suonatori che si dispongono in un angolo lungo il perimetro dello spazio scenico e accompagnano la narrazione con parti suonate. Alcuni studiosi classificano i #maggi# in quattro diverse categorie tematiche: eroici, storici, spirituali o misti. Nella prima categoria rientrano le storie di tipo cavalleresco, o di argomento classico, con una predominanza del ciclo carolingio. Nella seconda categoria, si ritrovano storie basate su avvenimenti storici e relative a personaggi esistiti. I #maggi# definiti spirituali si rifanno invece ai testi sacri e, infine, i #maggi# misti combinano elementi e storie afferenti alla sfera del sacro e del profano. La forma metrica più utlizzata nelle composizioni è la quartina in ottonari a rime incrociate. La durata degli spettacoli varia e può andare dalle due ore e mezza alle quattro, e dipende dalla lunghezza del testo o dalle scelte della compagnia. Un'altra caratteristica del #maggio# consiste nella presenza di personaggi positivi che impersonificano in bene, contrapposti a personaggi negativi che rappresentano il male
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 08-ICCD_MODI_8332762861641
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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