Concerto di campane (Concerto di campane #a cordette# Villa Loto 1996, bene complesso)

Battista Azaro e il figlio Renzo Azaro suonano il concerto di campane della chiesa di San Giacomo a Villa Loto, frazione del comune di Sestri Levante nella città metropolitana di Genova. Il concerto è composto da cinque campane intonate in scala di mi maggiore; nello specifico le campane sono intonate dalla più grande alla più piccola in “mi”, “fa#”, “sol#”, “la” e “si” e i campanari utilizzano la tecnica #a cordette#. Padre e figlio eseguono due pot-pourri di brani e per ultima una suonata con #campana a concerto#. Nel primo dei due pot-pourri, suonato da uno dei due campanari (nei suoi appunti Mauro Balma non specifica chi dei due), vengono eseguiti quattro brani: tutti e quattro sono in tempo binario e si articolano seconda una struttura A - B - A - B. Nello specifico, è facile riconoscere nel secondo e nel terzo brano rispettivamente i temi della canzone partigiana “Il piave mormorò” (00:01:14) e della canzone risorgimentale “Garibaldi fu ferito” (00:02:12). Il secondo pot-pourri proposto (00:04:20) e suonato dall’altro dei due campanari (nei suoi appunti Mauro Balma non specifica chi dei due) si articola anch’esso in una successione di quattro brani. Anche in questo secondo caso tutti i brani (00:04:20; 00:06:15; 00:08:35; 00:09:43) che ne fanno parte presentano un tempo binario e una struttura simile alla precedente ovvero A - B - A - B - A all’interno della quale il tema A viene spesso ripetuto due o più volte. Inoltre, nel passaggio tra un brano e l’altro, il campanaro esegue o una scala discendente di mi maggiore oppure una breve sequenza composta da una scala di terze discendenti e una scala discendente di mi maggiore. L’ultimo brano, una suonata con #campana a concerto# (00:11:25), vede collaborare i due campanari dato che uno controlla il movimento della campana grossa e l’altro suona le altre campane. Le suonate con #campana a concerto#, in dialetto #a dúggiu# dette anche #a bicchiere# (in questo caso si indica la messa in movimento non necessariamente della campana più grossa), #in piedi# o #ducale# (termine introdotto con l’elettrificazione), sono usate principalmente nelle occasioni solenni e sono un esempio di tecnica esecutiva mista. Difatti, nelle suonate con #campana a concerto# viene messa in movimento la campana grossa mentre le altre campane vengono suonate da ferme (BIBR: BRIGNOLE & MARINELLI, n.d.). Il motivo melodico proposto in questa suonata, alternato ai rintocchi della campana grossa in movimento, è una riduzione per concerto di campane della canzone “Bombolo” interpretata da Luciano Tajoli negli anni Sessanta del Novecento ma già hit di successo del Trio Lescano negli anni Quaranta. La registrazione del concerto è stata realizzata da Mauro Balma l’11 marzo del 1996

  • OGGETTO Concerto di campane #a cordette# Villa Loto 1996
  • CLASSIFICAZIONE MUSICA STRUMENTALE
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra i sistemi di suono delle campane in Italia si trova il #sistema ligure#. Fino alla fine del XVIII sec. i complessi campanari liguri erano costituiti da 3 campane ma nelle città, nelle chiese più grandi e nelle Cattedrali si potevano contare fino a 5-7 campane. La tendenza generalizzata nel tempo è stata quella di aumentare il numero di campane, non solo nelle Cattedrali ma anche nelle Chiese di più piccole dimensioni. La tradizione campanaria ligure privilegia l’esecuzione di melodie a campane ferme, o #a carillon# (termine quest’ultimo utilizzato però impropriamente poiché in genere indica le batterie di decine di campane semitonate diffuse principalmente in Paesi Bassi, Stati Uniti, Belgio, Francia e Germania). Altro spazio importante è riservato alle cosiddette #tecniche miste#, ossia quelle che prevedono l’uso di una o due campane in movimento contemporaneamente al suono delle altre ferme. L’uso delle sole campane a distesa o a bicchiere senza accompagnamento musicale delle altre suonate da ferme è da associarsi, prevalentemente, per richiami e funzioni funebri, pur con alcune eccezioni. Ancora fino agli anni ’50 del Novecento si suonava principalmente con il metodo # a corde altrimenti detto #a cordette# (in uso ancora oggi), dato che il numero dei bronzi si fermava in media a 5. L’aumento del numero delle campane portò all’introduzione anche della tastiera e poi, a partire dagli anni ’70, dell’elettrificazione. In generale le campane ferme vengono azionate principalmente in tre modi: #a cordette#, #a tastiera# (con i pestelli) o agendo manualmente sui battagli. I Concerti a 5 campane rappresentavano buona parte dei concerti liguri fino agli anni ’50-’60, soprattutto nei piccoli paesi. Sono tutt'oggi molto diffusi e si suonano ancora #a cordette# concerti fino a 6 campane. La maggior parte è intonata in scala maggiore, alcuni in scala minore. Il repertorio campanario ligure è costituito principalmente da: segnali, suonate #alla romana#, #baudette# e simili, suonate antiche, suonate recenti, lodi religiose e simili, canzoni e canti profani, brani patriottici, ballabili, brani tratti dal repertorio colto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici immateriali
  • LUOGO DI RILEVAMENTO Sestri Levante (GE) - Liguria , ITALIA
  • ALTRA OCCASIONE si
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700378019
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA appunti di ricerca (1)
  • DOCUMENTAZIONE SONORA file digitale (1)


  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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