Concerto di campane (Concerto di campane #a tastiera# Ronco Scrivia 1995, bene complesso)
Stefano Pareto suona il concerto di campane della chiesa di Nostra Signora della Guardia a Ronco Scrivia, in provincia di Genova. Il concerto è composto da dieci campane intonate nella scala di sol maggiore: “sol3”, “la3”, “si3”, “do4”, “re4”, “mi4”, “fa#4”, “sol4”, “la4” e “si4”. Il campanaro utilizza la tecnica #a tastiera# con i #pestelli# ed esegue sette brani. Il concerto inizia con una suonata con #campana a concerto#. In queste suonate viene messa in movimento la campana grossa mentre le altre campane rimangono ferme. Le suonate con #campana a concerto#, in dialetto #a dúggiu# dette anche #a bicchiere# (che indica la messa in movimento non necessariamente della campana più grossa), #in piedi# o #ducale# (termine introdotto con l’elettrificazione), sono usate principalmente nelle occasioni solenni e rappresentano un esempio di tecnica esecutiva mista (BIBR: BRIGNOLE & MARINELLI, n.d.). Segue la riduzione per campane del canto cattolico “Mira il tuo popolo” (00:02:47). Originariamente intitolato "Sancta Virgo", è attribuito da alcuni a Guido Maria Conforti, da altri a Alfonso Maria de' Liguori oppure a un detenuto delle carceri di Pisa. Il brano, arrangiato anche per banda, viene eseguito durante le processioni religiose o per le festività mariane. Dopo una breve introduzione, il campanaro esegue la melodia del brano per intero, ripetendola due volte. Il brano successivo (00:04:36) è in tempo binario, dall’andamento allegro, con una melodia ripetuta due volte. Segue l’esecuzione del brano “Dell’aurora tu sorgi più bella” (00:05:29), scritto a cavallo fra le due guerre mondiali con testo di Padre Francesco Saverio Maria D’Aria e musiche di Don Luigi Guida. Dopo una breve introduzione, il campanaro esegue la melodia delle strofe seguita da quella del ritornello, ripetendole entrambe una seconda volta. Il campanaro esegue poi la canzone in lingua genovese “Ma se ghe penso” (00:07:10), scritta nel 1925 da Mario Cappello per i versi e la musica, con la collaborazione di Attilio Margutti. Eseguita da diversi artisti, tra cui Gino Paoli, Mina e Gilberto Govi, viene eseguita dal campanaro con una breve introduzione, seguita dalla melodia del ritornello, ripetuta due volte. Il brano successivo (00:08:18) è senza indicazione di titolo, in tempo binario e dal carattere moderato, con una linea melodica ripetuta una sola volta. Il concerto si conclude con una seconda suonata con #campana a concerto# (00:09:09). La registrazione del concerto è stata realizzata da Mauro Balma il primo novembre del 1995
- OGGETTO Concerto di campane #a tastiera# Ronco Scrivia 1995
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CLASSIFICAZIONE
MUSICA STRUMENTALE
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra i sistemi di suono delle campane in Italia si trova il #sistema ligure#. Fino alla fine del XVIII sec. i complessi campanari liguri erano costituiti da 3 campane ma nelle città, nelle chiese più grandi e nelle Cattedrali si potevano contare fino a 5-7 campane. La tendenza generalizzata nel tempo è stata quella di aumentare il numero di campane, non solo nelle Cattedrali ma anche nelle Chiese di più piccole dimensioni. La tradizione campanaria ligure privilegia l’esecuzione di melodie a campane ferme, o #a carillon# (termine quest’ultimo utilizzato però impropriamente poiché in genere indica le batterie di decine di campane semitonate diffuse principalmente in Paesi Bassi, Stati Uniti, Belgio, Francia e Germania). Altro spazio importante è riservato alle cosiddette #tecniche miste#, ossia quelle che prevedono l’uso di una o due campane in movimento contemporaneamente al suono delle altre ferme. L’uso delle sole campane a distesa o a bicchiere senza accompagnamento musicale delle altre suonate da ferme è da associarsi, prevalentemente, per richiami e funzioni funebri, pur con alcune eccezioni. Ancora fino agli anni ’50 del Novecento si suonava principalmente con il metodo #a corde altrimenti detto #a cordette# (in uso ancora oggi), dato che il numero dei bronzi si fermava in media a 5. L’aumento del numero delle campane portò all’introduzione anche della tastiera e poi, a partire dagli anni ’70, dell’elettrificazione. In generale le campane ferme vengono azionate principalmente in tre modi: #a cordette#, #a tastiera# (con i pestelli) o agendo manualmente sui battagli. I Concerti a 5 campane rappresentavano buona parte dei concerti liguri fino agli anni ’50-’60, soprattutto nei piccoli paesi. Sono tutt'oggi molto diffusi e si suonano ancora #a cordette# concerti fino a 6 campane. La maggior parte è intonata in scala maggiore, alcuni in scala minore. Il repertorio campanario ligure è costituito principalmente da: segnali, suonate #alla romana#, #baudette# e simili, suonate antiche, suonate recenti, lodi religiose e simili, canzoni e canti profani, brani patriottici, ballabili, brani tratti dal repertorio colto
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici immateriali
- LUOGO DI RILEVAMENTO Ronco Scrivia (GE) - Liguria , ITALIA
- ALTRA OCCASIONE si
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377928
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
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