Concerto di campane (Concerto di campane #a cordette# Genova Sant'Antonino 2005, bene complesso)

Luca Dellacasa, diplomato in organo e composizione e campanaro, suona in occasione della VII settimana della Cultura il concerto di campane della chiesa di Sant’Antonino a Genova nel quartiere di Staglieno, in salita Sant'Antonino. Il concerto è composto da sei campane intonate in scala di mi maggiore; nello specifico le campane sono intonate in “mi”, “fa#”, “sol#”, “la”, “si”, “do#” e il campanaro utilizza la tecnica #a cordette# ed esegue nove brani senza indicazione di titolo. Dellacasa esegue il primo brano che è in tempo binario ed è caratterizzato da motivi con ritmo puntato; è organizzato nella seguente struttura: A x2 - B - A x2 - B x2. Il secondo brano (00.02:37), in tempo binario e dal carattere vivace, è organizzato nella struttura: intro - A x2 - B x2 - C - coda. I temi proposti nella sezione B e C ricordano alcuni passaggi della melodia dell’inno cattolico “Noi vogliam Dio”. Il canto “Noi vogliam Dio” è un inno cattolico di tradizione popolare composto dal parroco di Sorigny François-Xavier Moreau in occasione di un suo pellegrinaggio nel 1882 da Turenna a Lourdes. Il terzo brano (00:04:55), eseguito dopo una breve introduzione, è in tempo ternario e presenta la seguente struttura: intro - A x2 - B - A x2 - B x2. Il quarto brano (00:07:52), in tempo ternario e dal carattere vivace, è organizzato nella seguente struttura: A x2 - B x2 - A x2 - B x2. Il quinto brano (00:09:53) è in tempo binario e viene aperto da una breve sequenza melodica; ha un carattere vivace e i temi che lo compongono sembrano una variazione dei temi proposti nel brano precedente. Presenta la seguente struttura: intro - A x2 - B x2 - A - B. Il sesto brano (00:12:05) è in tempo ternario, ha il carattere di un valzer e propone un’unica frase melodica che ripete per due volte; conclude il brano con una coda finale. Il settimo brano (00:13:10) ha il carattere di una tarantella ed è organizzato nella seguente struttura: A x2 - B x2 - A x2 - B x2. L’ottavo brano (00:14:49), anche se Mauro Balma non lo scrive nei suoi appunti, all’ascolto è riconoscibile come la riduzione per concerto di campane del brano “Trilli trilli”, una canzone in dialetto genovese composta e eseguita dal duo canoro degli anni Settanta “I trilli” (composto da Giuseppe Deliperi, detto "Pucci" e Giuseppe Zullo, detto "Pippo"). Il brano del 1973 presenta un tempo binario e un ritmo puntato. La riduzione per campane proposta da Dellacasa ripercorre la struttura originale del brano organizzata in tre sezioni caratterizzate da tre temi come da schema: A - B - C - ponte - A - B - C. Il nono e ultimo brano appare come una #battaglina# (00:17:15). Tale termine, proveniente dal vocabolo dialettale #battaggiare# o #battagliare#, indica una piccola sonata nonché il suonare a campane ferme caratteristico della tradizione ligure; vengono eseguite sequenze di suoni festosi privi quasi di articolazioni melodiche ma ricche di variabili ritmiche (BIBR: BRIGNOLE & MARINELLI, n.d.). La registrazione del concerto è stata realizzata da Mauro Balma il 5 maggio del 2005 ed erano presenti ad assistere al concerto i campanari Matteo Soro, Alessio Cademartori e un campanaro sardo, Camillo. Fa parte delle sedici registrazioni realizzate dal ricercatore che documentano l’attività di campanaro di Luca Dellacasa

  • OGGETTO Concerto di campane #a cordette# Genova Sant'Antonino 2005
  • CLASSIFICAZIONE MUSICA STRUMENTALE
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra i sistemi di suono delle campane in Italia si trova il #sistema ligure#. Fino alla fine del XVIII sec. i complessi campanari liguri erano costituiti da 3 campane ma nelle città, nelle chiese più grandi e nelle Cattedrali si potevano contare fino a 5-7 campane. La tendenza generalizzata nel tempo è stata quella di aumentare il numero di campane, non solo nelle Cattedrali ma anche nelle Chiese di più piccole dimensioni. La tradizione campanaria ligure privilegia l’esecuzione di melodie a campane ferme, o #a carillon# (termine quest’ultimo utilizzato però impropriamente poiché in genere indica le batterie di decine di campane semitonate diffuse principalmente in Paesi Bassi, Stati Uniti, Belgio, Francia e Germania). Altro spazio importante è riservato alle cosiddette #tecniche miste#, ossia quelle che prevedono l’uso di una o due campane in movimento contemporaneamente al suono delle altre ferme. L’uso delle sole campane a distesa o a bicchiere senza accompagnamento musicale delle altre suonate da ferme è da associarsi, prevalentemente, per richiami e funzioni funebri, pur con alcune eccezioni. Ancora fino agli anni ’50 del Novecento si suonava principalmente con il metodo # a corde altrimenti detto #a cordette# (in uso ancora oggi), dato che il numero dei bronzi si fermava in media a 5. L’aumento del numero delle campane portò all’introduzione anche della tastiera e poi, a partire dagli anni ’70, dell’elettrificazione. In generale le campane ferme vengono azionate principalmente in tre modi: #a cordette#, #a tastiera# (con i pestelli) o agendo manualmente sui battagli. I Concerti a 5 campane rappresentavano buona parte dei concerti liguri fino agli anni ’50-’60, soprattutto nei piccoli paesi. Sono tutt'oggi molto diffusi e si suonano ancora #a cordette# concerti fino a 6 campane. La maggior parte è intonata in scala maggiore, alcuni in scala minore. Il repertorio campanario ligure è costituito principalmente da: segnali, suonate #alla romana#, #baudette# e simili, suonate antiche, suonate recenti, lodi religiose e simili, canzoni e canti profani, brani patriottici, ballabili, brani tratti dal repertorio colto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici immateriali
  • LUOGO DI RILEVAMENTO Genova (GE) - Liguria , ITALIA
  • ALTRA OCCASIONE VII settimana della Cultura 2005
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377917
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • DOCUMENTAZIONE SONORA file digitale (1)


  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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