Concerto di campane (Concerto di campane #a tastiera# Aveggio 1995, bene complesso)

Alessio Cademartori, all’epoca della registrazione un giovane campanaro appena ventenne, suona il concerto di campane della chiesa della Santissima Trinità nella frazione di Aveggio nel comune di San Colombano Certenoli, in provincia di Genova. Il concerto è composto da cinque campane, rispettivamente intonate in “mib”, “fa”, “sol”, “lab” e “sib”, che vengono suonate #a tastiera# con i #pestelli#. Il campanaro esegue nove brani dei quali per la maggior parte è sconosciuto il titolo. Il primo brano, senza indicazione di titolo, inizia con una breve introduzione. Segue l'esposizione del primo tema in tempo ternario e dal carattere allegro; segue l'esposizione del secondo motivo melodico anch'esso in tempo ternario. Il tutto viene ripetuto per una seconda volta. Il secondo brano (00:03:04) è una riduzione per campane della canzone "E qui comando io" di autore anonimo, ma rielaborata musicalmente da Mario Piovano e interpretata da Gigliola Cinquetti nel 1971. Dopo una breve sequenza melodica introduttiva, il campanaro esegue il tema delle strofe della canzone per arrivare al tema del ritornello; il tutto viene ripetuto per una seconda volta. I cinque brani successivi non presentano alcuna indicazione di titolo. Il terzo brano (00:06:00), introdotto da una breve sequenza melodica, propone il primo tema in tempo binario che si ripete per due volte, al quale segue il secondo tema caratterizzato da un ritmo puntato che si ripete anch'esso due volte. Il tutto viene ripetuto per una seconda volta e il brano viene concluso da una coda, quasi un'improvvisazione sui temi proposti. Il quarto brano (00:10:14) viene introdotto da una breve sequenza melodica e si struttura, come i brani precedenti, attraverso l'esposizione dei due temi principali in tempo binario: A - B - A - B. Il quinto brano (00:13:18), anch'esso aperto da una breve introduzione, è la riduzione per concerto di campane della canzone "Marina" (Mauro Balma nei suoi appunti non specifica il titolo). "Marina" è un brano del 1959, composto e cantato da Rocco Granata, che ebbe un grande e longevo successo sia in Italia che all'estero. Il campanaro esegue i temi sia delle strofe che del ritornello come nella struttura del brano originale: viene proposto prima il tema delle strofe, al quale segue il tema del ritornello. Tutto viene ripetuto per una seconda volta. Introdotto da una breve sequenza melodica, il sesto brano (00:15:54) presenta un tempo ternario e due temi. La struttura proposta è la seguente: A - B - A - B - coda. Il settimo brano (00:19:22) in tempo ternario è composto da un primo tema a cui segue un secondo tema; tutto viene ripetuto per una seconda volta. Gli ultimi due brani sono la "Marcia dei bersaglieri" e la riduzione per concerto di campane di un trallalero genovese, ovvero il brano "O Baccicin vattêne a cà". La "Marcia dei bersaglieri", al minuto 00:22:49, presenta un tempo binario e due temi principali organizzati nella seguente struttura: A - B - A - B - coda. La "Marcia dei Bersaglieri" è l'inno dei Bersaglieri, arrangiato nel 1886 dal maestro Raffaele Cuconato su precedenti versioni musicali e sulla marcia è basata anche la canzone "Garibaldi fu ferito ad una gamba". Il brano, nella versione proposta dal campanaro, è di difficile riconoscibilità tanto da far ipotizzare che possa trattarsi di un altro brano. L'ultimo brano (00:26:36) è, come già anticipato, la riduzione per concerto di campane del trallalero genovese "O Baccicin vattêne a cà". Il brano ha un carattere vivace e presenta un ritmo terzinato, alternando due sequenze melodiche secondo il seguente schema: A - B x2 - A - B x2 - A. La registrazione del concerto è stata realizzata da Mauro Balma il 4 giugno del 1995

  • OGGETTO Concerto di campane #a tastiera# Aveggio 1995
  • CLASSIFICAZIONE MUSICA STRUMENTALE
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra i sistemi di suono delle campane in Italia si trova il #sistema ligure#. Fino alla fine del XVIII sec. i complessi campanari liguri erano costituiti da 3 campane ma nelle città, nelle chiese più grandi e nelle Cattedrali si potevano contare fino a 5-7 campane. La tendenza generalizzata nel tempo è stata quella di aumentare il numero di campane, non solo nelle Cattedrali ma anche nelle Chiese di più piccole dimensioni. La tradizione campanaria ligure privilegia l’esecuzione di melodie a campane ferme, o #a carillon# (termine quest’ultimo utilizzato però impropriamente poiché in genere indica le batterie di decine di campane semitonate diffuse principalmente in Paesi Bassi, Stati Uniti, Belgio, Francia e Germania). Altro spazio importante è riservato alle cosiddette #tecniche miste#, ossia quelle che prevedono l’uso di una o due campane in movimento contemporaneamente al suono delle altre ferme. L’uso delle sole campane a distesa o a bicchiere senza accompagnamento musicale delle altre suonate da ferme è da associarsi, prevalentemente, per richiami e funzioni funebri, pur con alcune eccezioni. Ancora fino agli anni ’50 del Novecento si suonava principalmente con il metodo # a corde altrimenti detto #a cordette# (in uso ancora oggi), dato che il numero dei bronzi si fermava in media a 5. L’aumento del numero delle campane portò all’introduzione anche della tastiera e poi, a partire dagli anni ’70, dell’elettrificazione. In generale le campane ferme vengono azionate principalmente in tre modi: #a cordette#, #a tastiera# (con i pestelli) o agendo manualmente sui battagli. I Concerti a 5 campane rappresentavano buona parte dei concerti liguri fino agli anni ’50-’60, soprattutto nei piccoli paesi. Sono tutt'oggi molto diffusi e si suonano ancora #a cordette# concerti fino a 6 campane. La maggior parte è intonata in scala maggiore, alcuni in scala minore. Il repertorio campanario ligure è costituito principalmente da: segnali, suonate #alla romana#, #baudette# e simili, suonate antiche, suonate recenti, lodi religiose e simili, canzoni e canti profani, brani patriottici, ballabili, brani tratti dal repertorio colto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici immateriali
  • LUOGO DI RILEVAMENTO San Colombano Certenoli (GE) - Liguria , ITALIA
  • ALTRA OCCASIONE si
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377883
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA appunti di ricerca (1)
  • DOCUMENTAZIONE SONORA file digitale (1)


  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI CORRELATI