Concerto di campane (Concerto di campane #a cordette# San Pietro di Sturla 1995, bene complesso)

Armando Rocca, il campanaro più anziano della parrocchia di San Pietro, suona il concerto della chiesa di San Pietro nella frazione di San Pietro di Sturla nel comune di Carasco in provincia di Genova, con l’aiuto di Enrico Botto. Il concerto è composto da cinque campane intonate in scala di reb maggiore (anche se l’intonazione è molto calante) e nello specifico le campane sono disposte secondo il seguente ordine: “reb”, “mib”, “fa”, “solb” e “lab”. Il campanaro utilizza la tecnica #a cordette# ed esegue tre brani: una suonata con campana #a concerto#, e due brani di cui non è stato possibile risalire all’origine ma documentati con i titoli “Da Milan fin a Turin” e “Cirineri che fai il militare”. La suonata con #campana a concerto# presentata all’inizio della registrazione è un esempio di tecnica esecutiva mista: la campana grossa viene messa in movimento mentre le altre campane vengono suonate da ferme. Il campanaro propone dei motivi melodici improvvisati sulle note “mib”, “fa”, “solb” e “lab” alternati al rintocco della campana grossa. Al minuto 00:02:30 vi è un’interruzione della suonata con tre rintocchi della campana grossa; la suonata riprende al minuto 00:02:53. Le suonate con #campana a concerto#, in dialetto #a dúggiu# dette anche #a bicchiere# (in questo caso si indica la messa in movimento non necessariamente della campana più grossa), #in piedi# o #ducale# (termine introdotto con l’elettrificazione), sono usate principalmente nelle occasioni solenni (BIBR: BRIGNOLE & MARINELLI, n.d.). Segue l’esecuzione del brano dal titolo “Da Milan fin a Turin" (00:04:08) introdotto da una progressione musicale discendente di breve durata e composto da due temi che vengono presentati in maniera alternata secondo la seguente struttura: A - B x2 - A x2 - B x2 - coda. L’ultimo brano (00:07:30), anch’esso introdotto da una progressione musicale discendente di breve durata, viene indicato da Mauro Balma nei suoi appunti con il titolo “Cirineri che fai il militare” (00:07:30). Il brano è composto da due temi che vengono ripetuti in maniera alternata: A x4 - B x2 - A x4 - B x2 - A x4 - B x3 - coda. La registrazione del concerto è stata realizzata da Mauro Balma il 10 dicembre del 1995

  • OGGETTO Concerto di campane #a cordette# San Pietro di Sturla 1995
  • CLASSIFICAZIONE MUSICA STRUMENTALE
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra i sistemi di suono delle campane in Italia si trova il #sistema ligure#. Fino alla fine del XVIII sec. i complessi campanari liguri erano costituiti da 3 campane ma nelle città, nelle chiese più grandi e nelle Cattedrali si potevano contare fino a 5-7 campane. La tendenza generalizzata nel tempo è stata quella di aumentare il numero di campane, non solo nelle Cattedrali ma anche nelle Chiese di più piccole dimensioni. La tradizione campanaria ligure privilegia l’esecuzione di melodie a campane ferme, o #a carillon# (termine quest’ultimo utilizzato però impropriamente poiché in genere indica le batterie di decine di campane semitonate diffuse principalmente in Paesi Bassi, Stati Uniti, Belgio, Francia e Germania). Altro spazio importante è riservato alle cosiddette #tecniche miste#, ossia quelle che prevedono l’uso di una o due campane in movimento contemporaneamente al suono delle altre ferme. L’uso delle sole campane a distesa o a bicchiere senza accompagnamento musicale delle altre suonate da ferme è da associarsi, prevalentemente, per richiami e funzioni funebri, pur con alcune eccezioni. Ancora fino agli anni ’50 del Novecento si suonava principalmente con il metodo # a corde altrimenti detto #a cordette# (in uso ancora oggi), dato che il numero dei bronzi si fermava in media a 5. L’aumento del numero delle campane portò all’introduzione anche della tastiera e poi, a partire dagli anni ’70, dell’elettrificazione. In generale le campane ferme vengono azionate principalmente in tre modi: #a cordette#, #a tastiera# (con i pestelli) o agendo manualmente sui battagli. I Concerti a 5 campane rappresentavano buona parte dei concerti liguri fino agli anni ’50-’60, soprattutto nei piccoli paesi. Sono tutt'oggi molto diffusi e si suonano ancora #a cordette# concerti fino a 6 campane. La maggior parte è intonata in scala maggiore, alcuni in scala minore. Il repertorio campanario ligure è costituito principalmente da: segnali, suonate #alla romana#, #baudette# e simili, suonate antiche, suonate recenti, lodi religiose e simili, canzoni e canti profani, brani patriottici, ballabili, brani tratti dal repertorio colto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici immateriali
  • LUOGO DI RILEVAMENTO Carasco (GE) - Liguria , ITALIA
  • ALTRA OCCASIONE si
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377864
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA appunti di ricerca (1)
  • DOCUMENTAZIONE SONORA file digitale (1)


  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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