catena

sec. XIX inizio

L'arnese consiste in una catena in ferro che si va ad unire con un anello a mezzo di un'altra, posta trasversalmente alla prima, dividendola esattamente in due parti terminanti a T, per via di un breve traverso alle estremità. Il pezzo centrale termina con tre anelli rotondi, mentre il resto della catena è formato da strette maglie ritorte: i due traversi hanno forma allungata, arrotondata ai capi a fomare la testa di una T, sono forati al centro in modo da formare lo spazio che permette il passaggio della maglia che li lega al resto della catena

  • OGGETTO catena
  • MATERIA E TECNICA FERRO
    battitura/ lavorazione con tenaglie
  • MISURE Altezza: 100 cm
    Larghezza: 140 cm
  • AMBITO CULTURALE Produzione
  • LOCALIZZAZIONE Castelnuovo Magra (SP)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ogni vacca aveva il suoi posto preciso nella stalla, ed era saldamente legata al bordo della greppia, fatta di solide assi e traverse in legno, mediante la catena. Affinchè la catena non causi fastidio al collo della vacca, le maglie sono abbastanza numerose e compatte ed hanno una caratteristica forma ritorta che conferisce alla catena l'aspetto di un nastro solido e flessibile. Ai torelli la catena è legata molto corta in modo da tenere loro la testa vicino a terra ed impedire alla loro irrequietezza di far danni. Una catena di uso completamente diverso è quella impiegata in altre regioni (p. es. Veneto) quando si deve rivoltare il maiale ucciso, per procedere ad una completa raschiatura del pelo e togliere il grasso dalle setole. Si tratta di una catena di media robustezza, terminante all'estremità con due impugnature fatte a T: viene fatta passare sotto il maiale prima di gettarvi sopra l'acqua, e poi si lavora agevolmente con essa senza scottarsi le dita
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
  • FUNZIONE E MODALITÀ D'USO Usata per tener legata la vacca nella stalla
    La parte centrale della catena va fissata alla greppia, in modo da avere in quel senso un capo unico, mentre si divide in due all'altezza del collo della bestia che viene cinto dai due capi i quali si chiudono facendo passare il breve traverso, che è all'estremità dell'uno, entro l'anello che è all'estremità dell'altro
  • LUOGO DI REALIZZAZIONE Berceto (PR) - Emilia Romagna , ITALIA
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700014487
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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