mortaio
sec. XIX
L'oggetto è a forma di vaso, dalla base stretta e più largo in alto, incavato all'interno. Lo spessore delle pareti è di quattro centimentri. Ha due manici appena sbozzati, ricavati dalla stessa pietra. Possiede un notevole peso
- OGGETTO mortaio
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MATERIA E TECNICA
SCALPELLATURA
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MISURE
Altezza: 50 cm
Larghezza: 60 cm
- AMBITO CULTURALE Produzione
- LOCALIZZAZIONE Castelnuovo Magra (SP)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mortaio era usato per la brillatura dei tipi di grano a chicco grosso, come il grano farro. La brillatura consisteva nel separare il chicco dalla cuticola (crusca) adoperando oltre al mortaio un pestello di grosse dimensioni di legno di castagno (mazza) costituito da un manico pure di legno lungo cm 60 e da una parte terminale a forma di pera lunga cm 30. La brillatura avveniva di regola sulla soglia dell'abitazione e si ripeteva più volte fino a raggiungere il quantitativo necessario ai bisogni familiari. Il mortaio di marmo era di proprietà delle famiglie nobili, mentre i contadini usavano una pila di rozze fattezze, scavata in un tronco d'albero. Il pestello poteva essere un pezzo unico ricavato da un ramo d'albero o in due pezzi, nel qual caso il manico si innesta ad angolo retto entro l'impugnatura. Il grano brillato viene bollito in abbondante acqua cui si è aggiunto sale, cotica di maiale e altro per un tempo prolungato: il grano si toglie dal fuoco quando è molto rigonfio..
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO Usato per brillare il brano farro, in occasione di ricorrenze festive o durante la malattia di un congiuntoIl mortaio viene riempito a metà di grano grezzo, col pestello impugnato a due mani si compie la pilatura a colpi candenzati sino a che i chicchi siano lucidi e bianchi, privi di cutucola. Il grano viene frequentemente spruzzato con acqua calda. Per liberarlo via via dalla crusca e seguire il grado di impianchimento, il contadino ne solleva dal mortaio delle manciate su cui soffia con forza
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700014441
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1978
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0