Palazzo in Emiciclo Garibaldi
Il palazzo, sorto nella metà del secolo scorso, è a tre livelli fuori terra, realizzato in muratura portante in blocchetti di tufo, e presenta un fronte piazza con leggeri aggetti, ( le fasce marcapiano e le cornici intorno alle bucature), che contribuiscono a movimentare la facciata; questa è simmetrica, ripartita in cinque campiture regolari, coronata da un elegante cornicione modanato e caratterizzato da una teoria di dentelli. Nel suo complesso risulta pregevole, elegante nella sua semplice simmetria, con elementi decorativi sobri, ma molto curati nel disegno, particolare che denotano una specifica conoscenza e sensibilità sia del progettista che delle maestranze che le hanno realizzate Sull'asse di simmetria si aprono le bucature principali, secondo uno schema classico: ingresso, finestre, di cui quella al 3^ livello, con elementi decorativi di distinzione , torrino in copertura. La facciata è ripartita orizzontalmente da leggere fasce marcapiano lievemente sporgenti entro le quali si aprono le bucature ben proporzionate, riquadrate con cornice semplice, che contribuiscono a movimentare con eleganza la facciata. All livello della facciata si aprono le bucature dei magazzini (destinati ad attività commerciali) e dell'ingresso, quest'ultimo dalle linee molto semplici, con sopraluce occluso. È ancora in sito l'inferriata originale, com'è originale i portone in legno con la ferramenta. Al 2^ livello si aprono cinque bucature uguali, dal disegno sempre ben proporzionato, riquadrate da una sottile cornice, con davanzale in pietra retto da una mensola aggettante modanata. Le finestre sono sormontate da un coronamento su mensole finemente decorate che contribuiscono anche esse a movimentare la facciata. Al 3^ livello sull'asse di simmetria del palazzo la bucatura è posta in risalto da elementi decorativi di distinzione, con timpano retto da due mensole finemente decorate a rilievo floreale anche sui lati. Tra queste è inserito un differente motivo decorativo con volute floreali che incorniciano una testina femminile dall'insolita acconciatura. Le campiture lisce portano le tracce di coloriture rosse ed azzurre, usate dal sec. XVI fino alla metà del nostro secolo; i motivi di decorazione e di rifinitura di questa finestra si differenziano da quelli delle altre bucature, manifestando l'intenzione tipica della nuova borghesia emergente nel secolo scorso a rappresentarsi anche nell'architettura residenziale. Un altro elemento che caratterizza questa bucatura e il balcone stretto, costituito da una lastra lapidea sorretta da un apparato di ferro, composto da cinque eleganti mensole a leggere volute dello stesso materiale ed un telaio reggi-lastra sempre in ferro. Il balcone è concluso da una ringhiera anch'essa in elementi di ferro, forgiati a volute e losanghe con le iniziali "C" ed "M" inserite centralmente. Anche questo elemento fa parte della tradizione borghese dell'Ottocento: le due cifre sono certamente le iniziali del proprietario che commissionò la costruzione dell'immobile, e che ora sono la testimonianza della tradizione. La facciata, sebbene in stato di forte degrado, porta ancora tracce dell'intonacatura originale e resti di coloriture anche queste secondo la tradizione sassarese (la gamma delle terre ed i rosso): anche i serramenti risalgono all'impianto originario, per la peculiarità e l'omogeneità del disegno e per caratteristiche specifiche della ferramenta. La copertura è a due falde con il colmo parallelo alla facciata, disposta su orditura lignea originale e coppi in laterizio. In epoca imprecisata, ma successiva all'edificazione sono stati aperti, nelle falde, lucernari di ferro. Il torrino conserva la fisionomia originaria, ma presenta i segni di un'intonacatura recente. La documentazione fotografica risalente agli anni '50 rende evidente l'esistenza del volume a vela accanto al torrino, che copriva la scala di legno per accedervi dal sottotetto con solaio anch'esso in legno (al momento del sopralluogo già demoliti entrambi, ma documentati precedentemente). Internamente le strutture orizzontali, da documentazione fotografica, erano in legno, con le stuoie per il fissaggio dell'intonaco: nel corso dei lavori abusivi sono stati parzialmente sostituiti con solai in latero-cemento. Il solaio tra il 1^ e 2^ livello è pavimentato con le piastrelle monocromatiche, dimensioni 20X20, disposte normalmente. Anche l'atrio d'ingresso presenta le caratteristiche tipiche di quest'architettura pavimento in piastrelle bianche e nere disposte diagonalmente, volta a botte in conci di pietra tufacea locale, arco a tutto sesto in pietra con conci regolari senza decorazioni per sostenere il pianerottolo superiore. L'elemento distributivo verticale e suddiviso in tre strette rampe al primo e secondo livello e per il successivo in due con pianerottolo intermedio. L'impianto distributivo è posto lungo l'asse centrale dell'edificio, i gradini sono rivestiti con lastre d'ardesia e ringhiera di ferra ad elementi verticali, dal disegno molto semplice, che sottolinea la leggerezza dell'apparato. Il pianerottolo intermedio è pavimentato come l'atrio d'ingresso, vale a dire in piastrelle bianche e nere alternate
- OGGETTO palazzo
- AMBITO CULTURALE Maestranze Locali
- LOCALIZZAZIONE Sassari (SS) - Sardegna , ITALIA
- INDIRIZZO Emiciclo Garibaldi, 3, 4, 5, Sassari (SS)
- TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000244671
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0