Villino Liberty di Pasquale Scognamillo

Alghero, 1922

Edificio in muratura con elementi realizzati in calcestruzzo. Il palazzo ha oggi pianta ad L, con l’ampliamento quadrangolare nella parte retrostante che si innesta sulla pianta rettangolare originale. Ha copertura a padiglione rivestita in coppi. Si affaccia sul retro su un giardino interno; è diviso su tre piani segnalati in facciata da due differenti cornici marcapiano, l’inferiore lavorata come una corda intrecciata inserita tra due modanature (allude probabilmente a una gomena), la superiore, in più forte aggetto e identica alla cornice terminale, costituita da un decoro fitomorfo interrotto da mensole. Al primo livello nell’intonaco rustico a grana grossa sono ritagliate campiture geometriche con finitura liscia. La facciata è dotata di tre simmetrici ingressi, ognuno connotato da un decoro differente; al di sopra di quello centrale sono la data di costruzione – 1922 – e le lettere PS intrecciate, rimando al nome del primo proprietario (Pasquale Scognamillo). I tre portoni sono affiancati da una ricca decorazione in calcestruzzo, purtroppo non perfettamente conservata: mensole rovesciate, mascheroni (uno maschile e uno femminile), tralci vegetali fioriti. Intorno alle sei finestre i decori in rilievo mostrano, oltre ai motivi floreali sulla leggera centina, anche le tipiche geometrizzazioni che segnalano l’abbandono del floreale e il passaggio al linguaggio déco. Il piano terra, suddiviso su tre portoni corrispondenti ai numeri 45, 47, 49, fungeva probabilmente sia da accesso all’abitazione sia da locale commerciale, con spazi per uffici e magazzini (lato destro dello stabile). Su ciascun piano sono presenti due appartamenti e al primo piano un lungo corridoio funge da collegamento, tramite una porta posta all’estremità, al palazzo contiguo

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