Laveria Von Willer

Igea S.p.a, 1933 - 1983

La laveria di Monte Onixeddu si presenta attualmente allo stato di rudere segnato da oltre 30 anni di completo abbandono. La presenza delle murature realizzate in pietrame locale dal notevole spessore permette tuttavia di riconoscere i corpi di fabbrica costituenti l’edificio. Si tratta di un complesso di quattro corpi a pianta rettangolare disposti " a cascata" contro un pendio terrazzato e che risulta accessibile inferiormente dal livello attualmente sistemato a campo di calcio sui detriti sterili, a livello intermedio accessibile dal piazzale principale del cantiere delimitato da un altro fabbricato sede in origine degli uffici e magazzini e superiormente dal piazzale di carico del minerale estratto dove sono visibili i resti delle tramogge e dal quale aveva inizio il processo di trattamento. La sagoma dei muri trasversali suggerisce a malapena la forma leggermente inclinata delle coperture a falda unica su ciascuno dei corpi, tutte con il medesimo orientamento verso il piazzale inferiore. Le murature in pietrame locale sono arricchite dalla presenza massiccia di mattoni di laterizio usati sia con funzione di regolarizzazione nel corpo della muratura che per la realizzazione delle importanti volte poste a copertura di passaggi che attraversano in lungo i due corpi intermedi. Diversi spezzoni di profilati metallici arrugginiti sono le uniche testimonianze del corredo di macchinari e mezzi di cui era dotata la laveria durante il suo esercizio, assieme ad alcuni residui di ingranaggi meccanici, oltre che numerosi basamenti in calcestruzzo quali supporti di pesanti macchinari. Il motivo delle arcate a tutto sesto è ripetuto anche nel prospetto verso il piazzale principale che mostra la sezione scalettata dell’intero complesso. Le murature sono quasi completamente prive di intonaco e mostrano la fattura dell'apparecchio

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