Chiesa di Santa Maria

Diocesi Di Cagliari, 1363 - 1363

L’edificio è a pianta tripartita, orientata canonicamente sull’asse Est-Ovest, con navate divise da ampie archeggiature sostenute da colonne nelle prime due campate e nell’ultima verso Levante, e da sostegni misti (pilastro/colonna) nella terza. Il presbiterio è leggermente sopraelevato rispetto al piano delle navate ed è concluso da abside semicircolare con stretta monofora a doppio strombo. L’illuminazione interna è fornita da altre sei monofore, disposte simmetricamente sui lati Nord-Sud dell’edificio, oltre a quattro ulteriori luci aperte nei muri d’ambito della navata centrale, in corrispondenza dell’attacco delle falde di copertura delle due navatelle laterali. Due bifore, rispettivamente posizionate nei frontoni anteriore e posteriore e due monofore aperte nelle testate delle navatelle completano il quadro delle aperture in rottura dei muri perimetrali. La copertura della Chiesa è a capriate, con tetto a doppio spiovente, nella navata centrale; a falda inclinata nelle due laterali. Il prospetto principale presenta una struttura compositiva approssimativamente a capanna, priva di colmo, articolata su diversi ordini: in quello inferiore si apre il portale, sopraelevato di tre gradini, inquadrato centralmente da stipiti monolitici, architravato e lunettato e con arco di scarico sormontato da sopracciglio finemente decorato, su mensole; l’arco è costituito da cantoni bicromi alternati, mentre nella lunetta è presente una ruota decorativa, già presumibilmente a tarsie policrome. Tale ordine, che presenta una vistosa asimmetria nell’articolazione dovuta allo svolgersi delle vicende costruttive dell’edificio (vedi), è inquadrato da possenti paraste angolari e scandito da più esili lesene centrali, ed è concluso verso l’alto da una teoria di archetti pensili, a doppia ghiera su mensole lavorate a singoli, differenti motivi, (quattro a destra del portale, cinque a sinistra), e da una cornice aggettante decorata a motivi di palmette triglife, alternate nella disposizione. L’ordine mediano è costituito da un semplice, terso paramento murario privo di decorazione e con funzioni unicamente di raccordo strutturale e di intervallo visivo. L’ordine superiore, rappresentato dalla parte terminale della navata centrale, è sormontato da uno slanciato campanile a vela (aggiunto forse posteriormente per la presenza di un’esile archeggiatura a sesto acuto sovrastante la luce, di gusto ed epoca diversi rispetto all’omogenea ispirazione decorativa dell’edificio). Una teoria di sette archetti pensili, su mensole lavorati a motivi vari, ed un robusto cornicione aggettante costituiscono il partito decorativo di questo conclusivo ordine, oltre alla già menzionata bifora. I muri d’ambito della Chiesa, sia al livello delle navate laterali che all’elevato della navata centrale, sono conclusi dalle consuete teorie d’archetti pensili su mensole scolpite in svariatissimi motivi fito-zoo-antropomorfi. Due portali minori si aprono sui fianchi Nord/Sud, ambedue di forme strette ed allungate, sormontati da arco con architrave e lunetta (decorata, quella del portale Sud con una formella simile a quella del portale principale). I paramenti sono scanditi da lesene, impostate sullo zoccolo a scarpa che corre lungo tutto il perimetro, secondo un ritmo irregolare che si compone e trova un eccezionale equilibrio compositivo nel prospetto posteriore impostato su una rigida equivalenza formale delle parti: l’abside è suddivisa in tre specchi da lesene, mentre le testate conclusive delle navatelle, in cui si aprono le relative monofore, sono racchiuse da identiche paraste d’angolo e sormontate da identica teoria d’archetti (tre per parte), ripresa anche nel frontone. Cornici a più riseghe concludono i due livelli del prospetto posteriore

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