Chiesa di Sant'Agostino

Pauli Arbarei, 1678 - 1679

La costruzione della Chiesa è datata 1678/79 nei documenti dell'archivio Parrocchiale, sulla base probabilmente delle due date che ancor oggi si leggono nelle chiavi d'arco della 2A e 3A arcata della navata centrale, cosa che però non porta ad una attribuzione del periodo preciso; infatti anche da una lettura superficiale dell'insieme si può chiaramente capire che questa Chiesa fu completamente trasformata nella sua struttura nel corso degli anni. Attualmente è possibile solo una lettura parziale della Chiesa, in quanto un "energico restauro" è in atto: il tetto è stato completamente smontato, gli intonaci completamente scrostati, gli infissi asportati come pure gli arredi. L'impianto planimetrico attuale, risulta suddiviso longitudinalmente in tre navate e trasversalmente in 5 campate. L'evoluzione presunta della pianta dovrebbe risalire da una originaria aula rettangolare, modificata in un primo tempo in pianta a croce latina, con il prolungamento longitudinale posteriore dell'aula e con l'aggiunta laterale di due bracci della croce; fino ad arrivare all'impianto attuale rettangolare, che inscrive completamente la croce latina, aggiungendovi otto moduli del tutto simili ai due componenti i bracci della croce. La navata centrale è scandita da archi a sesto acuto che avrebbero il compito di sorreggere le travi lignee, sostegno dei travicelli sui quali a loro volta poggiava il tavolato o l'incannucciato, supporto definitivo dei coppi. La pavimentazione della navata centrale è in mattonelle bicrome (bianche e nere), mentre le due campate laterali hanno una pavimentazione di mattonelle quadrate in cotto. La lettura della facciata conferma, quanto visto in pianta: infatti la parte corrispondente alla navata centrale è di forma rettangolare, con cornice di coronamento in trachite e sormontata da un campanile a vela, la cornice del portale d'ingresso, a sesto acuto è in trachite lavorate con chiave d'arco 1907 , due lesene sporgenti sul filo della facciata si affiancano al portale su ambo i lati; mentre sui fianchi dell'originale prospetto risultano giustapposte le facciate più basse dei due corpi aggiunti, corrispondenti agli spazi delle due navate minori

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