Chiesa di San Vincenzo Diacono Martire
La Chiesa di San Vincenzo è realizzata secondo uno schema planimetrico a navata unica con cinque cappelle laterali (tre sul lato sinistro e due sul lato destro). La navata è coperta per tutta la sua lunghezza da una volta a botte a sezione semicircolare irrigidita da sottarchi impostati su lesene disposte fra gli spazi murari, posti fra gli archi di apertura delle cappelle contigue. Su queste lesene "poggia" un'alta cornice modanata (una più piccola si trova a quota più bassa) che marca la linea di imposta della volta a botte che converge, su ambo i lati, verso il punto d fuga costituito dall'altare, costruendo così una tipica ossatura prospettica dello spazio interno, tipico dell'architettura sarda ottocentesca:(legata poi ad una attitudine architettonica italiana settecentesca). Le cappelle laterali si aprono sulla navata con archi a tutto sesto, separando l'imposta dell'arco con una semplice cornice che prosegue lungo la fiancata, interrompendosi solo in corrispondenza delle lesene dei sottarchi centrali. Sulla parete di fondo dietro l'altare marmoreo, vi è un altro altare in arenaria nuda rilevato rispetto alla parete stessa: alle estremità laterali due semicolonne scanalate chiudono la composizione sostenendo superiormente un frontone di tipo spezzato; mentre all'interno è ricavata una nicchia semicircolare che anticamente doveva ospitare la statua del Santo. Da ricordare che lo spazio interno è completamente decorato, sia sulle volte che nelle pareti, con affreschi floreali naturalistici di sapore vagamente liberty. All'esterno i volumi sono molto semplici come pure la facciata bicroma che riporta la forma interna della volta a botte incorniciata da due grandi lesene dello stesso colore delle cornici della porta d'ingresso e della finestra superiore
- OGGETTO chiesa-parrocchiale
- AMBITO CULTURALE Maestranze Specializzate Provenienti Dal Campidano
- NOTIZIE Dall’archivio Parrocchiale: "La Chiesa Parrocchiale è dedicata a San Vincenzo Diacono Martire; fino al 1815 esisteva una Chiesa Parrocchiale più piccola dell'attuale, che andò distrutta, i lavori della nuova Chiesa sita nello stesso posto ebbero inizio nell'anno 1823, che poi per mancanza di mezzi, furono interrotti fino al 1844, e furono ripresi e completati nel 1846, come dagli atti amministrativi di questo archivio. Furono spesi 2.709 scudi sardi, 3 reazi, 4 soldi, 5 denari. Fu capo mastro Antonio Mannias da Cagliari, delegato da S.E. Pietro Vargiu. Benedisse la Chiesa il Sacerdote Giovanni Melis Parroco di Villanovaforru, il 19 Gennaio 1847 e prestarono assistenza il Parroco di Pauli Arbarei Antonio Montisci; Parroco e vice Parroco di Ussaramanna R. Garau e R. Ibba, i Sacerdoti Francesco Moi e Antonio Serra Parroco e Vice Parroco di Siddi, Francesco Ortu e Raimondo Tuveri Parroco reggente e vice Parroco di Lunamatrona e il Sacerdote Gregorio Melis vice Parroco di questa Parrocchia"
- LOCALIZZAZIONE Pauli Arbarei (SU) - Sardegna , ITALIA
- INDIRIZZO via San Vincenzo, s.n.c, Pauli Arbarei (SU)
- TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000029904
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda cartacea (1)
scheda cartacea (2)
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
estratto di mappa catastale (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0