Castello di Acquafredda

Demanio Comunale, 1289 - 1821

È situato alla quota di m. 253 s. m. in cima al cono vulcanico, costruito con il materiale ricavato dal colle, e dal ciottolame raccolto lungo il corso del "Rio su Casteddu". Del Castello rimangono in elevazione le due facciate perimetrali Sud e Nord. Era formato da due elementi, il Palazzo e il torrione ad esso incorporato. Possedeva una terrazza merlata, e un interrato formato da cisterne perfettamente intonacate. Sul fronte Est è situata un'ampia terrazza; l’accesso al castello era da due parti, uno a Nord e uno a Sud. A Nord si accedeva tramite una scalinata di 32 gradini in pietra lavorata che termina a 3 m. dal piano terra del palazzo nel quale si poteva entrare tramite una scala mobile; da Sud accedeva, mediante una scala in pietra a una terrazza bastione in parte naturale dominate il lato Est-Sud e Ovest della vallata sottostante. Il lato Nord è da considerarsi quindi l’ingresso principale del palazzo che risulta essere a forma di “U”. Le mura del castello non presentano all’interno del palazzo tracce di intonaco, e ciò si spiega trovandosi la struttura protetta sotto tetto. Le murature esterne conservano ancor oggi tracce di intonaco. Sul luogo si trovano notevoli quantità di cocci di coppi grezzi usati per lo sgrondo e il convogliamento delle acque alle cisterne, nello strombo delle feritoie poste al I e II piano del castello sono rintracciabili architravi in legno di ginepro. L’apertura dello strombo varia da m.0,90 a m. 1,25. Esaminando la planimetria del castello aiutandosi con quanto enumerato nell'inventario del 1355 è stato stabilito che questo era formato da 3 camere riservate al Castellano, una alla sua famiglia, una cucina, una camera per i serventi, una camera per le corazze, un magazzino

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