Santuario Diocesano Sant'Umile da Bisignano

Bisignano, XIII

Il luogo sacro detto anche della "Riforma" sorge su una collina, appartiene alla parrocchia di Santa Croce, conserva la memoria di Sant'Umile (1582-1637) dichiarato beato da Leone XIII il 29 gennaio 1882 e canonizzato da Giovanni Paolo II il 19 maggio 2002. Il 1 novembre 1999 l'arcivescovo mons. Giuseppe Agostino ha indicato la chiesa dedicata a Sant'Umile da Bisignano, per l'immemorabile sentire dei fedeli, con il titolo di Santuario Diocesano nell'Ordinamento Generale (Prot.: 159/99 - Decret.: 152/99). La festa principale si svolge il 26 novembre. Altre occasioni festive sono: - 19 maggio, anniversario della canonizzazione; - ultima domenica di agosto; - festa del SS.mo Crocifisso, ogni venticinque anni in concomitanza con l'Anno Santo. Il luogo di culto dopo un lungo restauro, dopo tredici anni, è stato riaperto, il 22 luglio 2023, dal Ministro Provinciale, fra Mario Chiarello, in rappresentazione di tutti i frati, e dal sindaco della città di Bisignano, Francesco Fucile

  • OGGETTO santuario diocesano
  • LOCALIZZAZIONE Bisignano (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via del Santuario, Bisignano (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La fondazione del complesso conventuale della Riforma in Bisignano, in origine dedicato alle SS. Stimmate di San Francesco d’Assisi, è attribuita, tra storia e tradizione, alla predicazione del Beato Pietro Cathin di Sant’Andrea della Marca, discepolo di San Francesco. Quando il Santo, nel 1217, costituì le nove Province madri dell’Ordine, v’incluse anche la Calabria e vi mandò il Beato Pietro a portarvi il messaggio francescano di ″Pax et Bonum″, intorno al 1218-1220. L’origine dell’insediamento francescano in Bisignano si fa risalire al 1222, come attesterebbe una data apposta sul capitello di una colonnina del chiostro. Il luogo di culto fu costruito sotto il Vescovo Guglielmo da Bisignano (1221-1245). La prima casa francescana fu ampliata nel 1380 dai Minori Conventuali, per poi appartenere agli Osservanti. Nel 1593 o nel 1599 il convento passò ai Riformati, oggi Minori Francescani, che lo custodiscono attualmente. Il 20 dicembre 1718 le spoglie mortale di fra Umile vennero traslate e tumulate alla sinistra dell’altare maggiore. I Riformati abitarono il Convento per più di due secoli, fino a quando, con decreto del 7 agosto 1808, venne soppresso dai Francesi. Ritornati i Borboni al potere, il convento venne riaperto nel 1823. Soppresso nuovamente dal Governo italiano nel 1867, il luogo di preghiera passò al Demanio. Dopo ″l’infausta soppressione″ del 1867, al convento ritornarono i Frati. Nel dicembre 1887 un terribile sisma fece crollare gran parte della chiesa e del convento. P. Bonaventura da Cicciano restaurò la chiesa, il pavimento, la balaustra e tutti gli altari di marmo, edificò la Cappella di Sant’Umile, e venne ripristinato il convento per ospitare i Frati (Convento di Sant’Umile già delle Stimmate di San Francesco D’Assisi; a cura di Giampiero e Frate Pierfrancesco Esposito in Giglio Giuseppe, Capolavori d’arte nei conventi dei frati minori di Calabria, Soveria Mannelli, Calabria Letteraria, 2019 pp. 121-131)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 18-ICCD_MODI_7225085740471
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA decreto (1)
    decreto (2)
    decreto (3)
    decreto (4)
    decreto (5)
    decreto (6)
    decreto (7)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'