Madonna di Porto
Il Santuario della Madonna di Porto è uno dei centri di spiritualità mariana della Calabria. Un legame storico e devozionale unisce in particolare la città di Catanzaro riconosciuta dall’Amministrazione Provinciale “Patrona” di tutto il territorio. Numerose sono le vicende storiche che legano il titolo della Madonna di Porto alla città capoluogo di regione. Primi fra tutti gli eventi legati alla dominazione dei francesi di Napoleone del 1807: l’immagine della Madonna fu trafugata durante il saccheggio di Gimigliano e successivamente restituita al culto da parte delle stese truppe napoleoniche. La “Peregrinatio Marie” del 1948 e del 1949 venne svolta con la visita del Quadro alla città di Catanzaro e il pellegrinaggio dell’Immagine attraverso il territorio provinciale, passando per 47 paesi che ad Ella si consacrarono. Infine l’omaggio del Pontefice Giovanni Paolo II che incoronò l’immagine nello stadio di Catanzaro "mi accingo ad incoronare la sua venerata immagine sotto il titolo di “Madonna di Porto”, in questo primo sabato del mese di ottobre, dedicato alla preghiera del Rosario" (Visita Pastorale in Calabria, Omelia di Giovanni Paolo II , Stadio cittadino di Catanzaro, sabato 6 ottobre 1984). Mons. Antonio Cantisani ha elevato la chiesa della Madonna di Porto a Santuario Mariano Diocesano il 13 giugno 2000. Il luogo sacro è stato elevato alla dignità di Basilica Minore da Benedetto XVI il 22 giugno 2012
- OGGETTO santuario basilica
- LOCALIZZAZIONE Gimigliano (CZ) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Località Madonna di Porto, 1, Gimigliano (CZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le origini della Basilica della Madonna di Porto si identificano con la storia di un giovane errabondo, Pietro Gatto, nel 1751. I boschi della zona erano il suo rifugio. La sua era una vita di emarginato, costretto a nascondersi per non cadere nelle mani della giustizia. Nella notte, in sogno, una celeste visione gli cambia la vita. La Madre di Dio gli indica il posto dove innalzare un luogo sacro. “È mia volontà che tu eriga una cappelluccia a Porto”. Le parole della Bella Signora e l’apparizione in sogno turbarono l’animo del giovane che decise di eseguire quanto richiesto dalla Vergine : costruì la “cona”, autorizzato dal vescovo di Catanzaro, in maniera rustica (che nessuno riuscì mai più a modificare), vi fece dipingere l’immagine della Madonna di Costantinopoli e decise di passare la sua vita seguendo la morale cristiana. Si fece chiamare Fra Costantino e stabilì la sua dimora nel “romitaggio” che sorge nei pressi della “Cona”. Di lì a poco i fedeli di Gimigliano avrebbero costruito il Santuario. Il Culto che risaliva al 1626 e si collegava direttamente al titolo mariano “di Costantinopoli”, ossia a quel movimento devozionale istituito nella capitale dell’Impero Romano d’Oriente nel 430 d.C. Il fenomeno dell’Iconoclastia trasferì prevalentemente nell’Italia Meridionale la venerazione verso le immagini raffiguranti la Vergine “Thetokos” (Madre di Dio) con il Bambino sulle braccia, derivate direttamente dalla teologia delle icone stabilite dal Concilio di Efeso. La devozione dei gimiglianesi discende da Napoli, protetta dalla Madonna di Costantinopoli nel 1528 dalla peste. Analoghe circostanze e calamità naturali verificatesi in Calabria nel 1626, suggerirono al popolo di Gimigliano di proclamare la Vergine di Costantinopoli protettrice del paese. Per l’esecuzione del lavoro di ritrarre la Madonna, fu incaricato un pittore della vicina Gagliano (CZ), soprannominato "Marcangione" che, secondo la tradizione, abbozzò il disegno, ritrovandolo completato miracolosamente. Il Santuario, sorto in adiacenza all'originaria chiesetta, iniziò ad essere costruito nel 1947 e completato nel 1975. Nelle intenzioni originarie, il nuovo tempio doveva comprendere al proprio interno l'antico Santuario, con la "Cona" di Pietro Gatto da contenere nell'abside. Ma motivazioni di carattere statico impedirono la realizzazione di una grande cupola, per cui si decise di far sorgere la nuova costruzione in adiacenza all'antica
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 18-ICCD_MODI_2000234532961
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
-
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
memoria (1)
memoria (2)
memoria (3)
memoria (4)
memoria (5)
memoria (6)
memoria (7)
memoria (8)
memoria (9)
memoria (10)
memoria (11)
memoria (12)
memoria (13)
memoria (14)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0