Santa Maria di Costantinopoli
Il Santuario della Madonna di Costantinopoli è immerso nella natura del Parco Nazionale del Pollino addossato alla roccia sulla riva destra del fiume Lao in un suggestivo e naturale scenario e rientra a pieno titolo tra i circuiti turistici privilegiati sia per le risorse archeologiche che per il considerevole patrimonio storico-artistico di cui dispone. Sin dal VI secolo ha visto la presenza di numerose “grotte ed asceteri”. Nel Santuario è conservato un affresco sulla roccia raffigurante la Vergine di Costantinopoli, chiamata "Odigitria", che tiene sul ginocchio destro il Bambino probabilmente del XIII secolo. Originariamente il Santuario era molto piccolo, fu ampliato tra la fine del 600 e del 700. In segno di ringraziamento alla Madonna per aver salvato la popolazione dalla peste nel 1656 e fu proclamata Patrona il 20 maggio 1665
- OGGETTO santuario diocesano
- LOCALIZZAZIONE Papasidero (CS) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Via Abate Mastroti, Papasidero (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il luogo dove sorge il santuario, sin dal VI secolo ha accolto asceti di tradizione orientale giunti qui per approfondire la propria ricerca spirituale. L’area attualmente occupata dal presbiterio, difatti, coinciderebbe con un’antica grotta destinata al raccoglimento e alla preghiera.La chiesa si presenta con una pianta pseudo-basilicale, scandita da tre navate e un’area presbiterale coincidente con il primo insediamento di chiesa rupestre. Difatti, la presenza di un affresco, databile intorno al XV secolo, sulla parete rocciosa retrostante, lascerebbe pensare a questo come il primo nucleo edificato dove si venerava l’immagine della Madonna di Costantinopoli. Le forme attuali dell’edificio sarebbero ascrivibili al 1600 secondo un’articolazione planimetrica coincidente con un ampliamento della struttura. Il Santuario, infatti, non presenta l’ingresso sulla navata centrale, bensì, sul lato sinistro, in posizione laterale. Le fonti locali ritengono che l’ampliamento del luogo sacro venne realizzato in segno di ringraziamento verso la Vergine di Costantinopoli per aver salvato la popolazione dalla peste. Difatti, il riconoscimento della Madonna come Patrona del paese fu deciso solennemente nel corso di una pubblica assemblea il 20 maggio 1665. A seguito di contributo 8x1000 della CEI si è proceduto al restauro del Santuario, effettuando lavori di spicconatura e rifacimento intonaco a base di calce per le parti ammalorate, risanamento copertura presbiterio e transetto, mediante sostituzione di piccola orditura in legno, guaina impermeabilizzante e sostituzione coppi in laterizio, oltre tinteggiatura e lavorazioni che hanno riguardato la pavimentazione e allontanamento delle acque a tergo della struttura. Le lavorazioni sono state concluse nel Giugno 2018
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 18-ICCD_MODI_1789088671961
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
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decreto (8)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0