centro storico, difensivo, Papasidero (X)

Papasidero, X

Papasidero si posiziona su una roccia a fasce disgreganti, nato per genesi spontanea nell’altomedioevo. Nella parte sommitale, su uno sperone roccioso a nord ovest, si trova il castello di impianto normanno di pianta pressocchè rettangolare e dotato di una sola torre semicircolare, il Castello dovette essere un imponente punto di raccordo di un'ampia cinta muraria. Faceva parte del sistema difensivo una torretta conosciuta come Cambio della Guardia e localizzata all’estremità sud-est dell’abitato

  • OGGETTO centro storico difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Papasidero sorge nella valle del fiume Lao, all'interno del Parco Nazionale del Pollino, arroccato su un piccolo promontorio molto caratteristico. Questo affaccia sul Fiume alla confluenza con il Canale del Molino
  • LOCALIZZAZIONE Papasidero (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Nicola Dario, Papasidero (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Intorno al IX-X secolo l'area della media e bassa valle del Lao costituì una zona neutra oscillante tra i territori longobardi del Principato di Salerno e i domini bizantini del resto della Calabria. Ciò incoraggiò notevolmente il fenomeno dell'immigrazione monastica basiliana nel territorio dove sorsero numerosi cenobi e chiesette bizantine. Il Mercurion - che abbracciava il territorio compreso fra Laino, Orsomarso e Scalea a che prende il nome dal fiume Lao il cui tratto iniziale si chiama Mèrcure -divenne una sorta di zona franca in cui si sviluppò un'intensa vita monastica. La presenza del monachesimo basiliano fu determinante anche per Papasidero, come testimonia non solo la fondazione tra XI e XII secolo della cappella bizantina di Santa Sofia, situata nel cuore del centro storico, ma anche l'origine stessa del suo nome derivato da un "Pàpas Isidoros", igumeno di uno dei monasteri basiliani sorti nella Con molta probabilità il centro storico di Papasidero si è sviluppato intorno allo sperone di roccia sul quale in origine sorgeva una rocca longobarda, nata come presidio contro le incursioni saracene. In epoca normanno-sveva, tra XI e XIII secolo, la rocca fu trasformata in Castello assumendo le forme che ancora oggi conserva, sebbene il suo stato di conservazione sia stato seriamente compromesso dal sisma del 1982. Tra il XII e il XIII secolo l’originario insediamento si estese nell'area dell'originaria parrocchiale di S. Costantino, la cui prima fondazione sarebbe dunque contemporanea all'ampliamento del castello realizzato in età normanno-sveva. La contemporaneità delle due strutture potrebbe essere ulteriormente provata dalla prossimità e dalla stretta relazione urbanistica tra "castellum" ed "ecclesia". Probabilmente la chiesa sorse come centro di raccolta dei fedeli in un momento in cui l'aumento delle superfici coltivabili e il miglioramento della produzione agricola, determinò un incremento della popolazione. I primi feudatari di cui si ha notizia sono citati in alcuni documenti del XII secolo che rappresentano dunque le prime attestazioni certe dell'esistenza del centro. Il primo documento risale al 1152e menziona un Enrico di Papasidero, primo feudatario del centro a noi noto. Un altro documento ci dà notizia di un Giovanni, probabilmente figlio del precedente, cui Enrico VI confermò il possesso di Papasidero con privilegio del1196. Successivamente e in circostanze non note Papasidero venne compresa nella contea di Lauria appartenente ai Sanseverino, e da questi nel 1354 venne concessa ad Andrea della Castelluccia, appartenente alla famiglia Alitto. Il dominio della famiglia Alitto durò fino al 1722, anno in cui muore senza eredi Francesco D'Alitto, ultimo barone della casata. Il feudo fu dedotto dal Sacro Regio Consiglio al quale rimase fino al 1724, quando fu acquistato dalla famiglia Spinelli di Scalea che lo detenne fino all'eversione della feudalità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174335
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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