Santi Martiri Argentanesi

Sacerdoti Diocesani, XVII

La località del Santuario viene detta "Luogo Santo" a motivo del sangue ivi versato dai Santi martiri: Dominata e i figli Senatore, Viatore e Cassiadoro nell’antica “Argentanum” da qui la dizione “Martiri Argentanesi”. Durante una delle persecuzioni furono imprigionati dall'autorità romana a motivo della loro fede cristiana e condannati a morte. I loro corpi furono sepolti al di là del fiume Fullone e sulla loro tomba successivamente fu costruita una piccola chiesa detta di S. Senatore. In epoca normanna le reliquie dei Santi Martiri furono portate prima nella Cattedrale di San Marco e successivamente nella chiesa della SS.ma Trinità a Venosa, ove è la sepoltura di Roberto il Guiscardo. In questa chiesa nel 1603 fu fatta una ricognizione dei resti. Nel 1845 mons. Marsico, vescovo di San Marco ne chiese ed ottenne da mons. De Gattis, vescovo di Venosa, la restituzione di una buona parte di esse; attualmente sono conservate parte nella Cattedrale e parte nel Santuario, in una teca posta sotto l'altare centrale. Accanto al Santuario dei Santi Martiri Argentanesi si trova una rarissima specie dell’ulivo “Olea Europaea Leucocarpa o leucolea”, l’esemplare di oliva bianca, oggi è presente essenzialmente in Calabria, veniva chiamato anche “olio del Krisma” ed era utilizzato oltre che nelle funzioni religiose anche nelle cerimonie per l’incoronazione degli imperatori e alimentare le lampade nei luoghi sacri perché bruciando produce poco fumo

  • OGGETTO santuario parrocchiale
  • LOCALIZZAZIONE San Marco Argentano (CS) - Calabria , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Santuario sorge sui ruderi di un antica chiesa preesistente al 1611. Questa fu efficiente fino alla metà del 1800, successivamente divenne inagibile e abbandonata. Per lo zelo del teologo e storico Cristoforo e per la magnificenza dell'arcidiacono Campagna e del popolo samarchese si dette forma all'attuale Santuario. Vennero ripristinati: il culto e la devozione ai Santi Martiri, le feste di maggio e di settembre. In breve tempo tutti, anche dai paesi vicini, ripresero a venerare i Santi Martiri. Dopo più di un secolo, a causa di un dissesto idrogeologico verificatosi negli anni '60 parte del Santuario crollò e venne chiuso al culto. La Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, tenendo presente l'importanza storica e il valore artistico del luogo sacro, intervenne nel 1985 consolidando la struttura. In seguito il rettore don Vincenzo Ferraro, coadiuvato da un gruppo di persone, ha completato l'opera
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 18-ICCD_MODI_0994362943961
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA decreto (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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