centro storico, di mezzacosta, collinare, spontaneo, Bagaladi, Vadaladi (denominazione storica, XI sec.), Tucchio (denominazione storica, XI sec.), Vallis Tutii (denominazione storica, XIII sec.), Valletuccio (denominazione storica, XIII sec.), Val di Tuccio (denominazione storica, XIII sec.) (ca IX)
La zona A di Bagaladi (come da PdF) è suddivisa in tre parti: Il rione della Chiesa, il rione del Belvedere (Mulino) e il rione della Croce. Il rione della Chiesa è caratterizzato da una edilizia storica, composta da abitazioni con murature caratterizzate dall’uso della pietra lavorata dalle maestranze locali come principale materiale da costruzione, reperibile nella vicina fiumara Tuccio. Gli architravi di porte e finestre sono realizzati con mattoni pieni e le coperture delle abitazioni sono costruite con travi di legno ed hanno il tetto in tegole. Le abitazioni sono semplici nelle strutture e limitate negli spazi. Le vie del centro storico sono ben percorribili e recentemente restaurate. La tipologia prevalente che compone il centro storico è caratterizzata da piccole abitazioni unifamiliari da una o due ambienti su uno o due livelli fuori terra. Il rione della croce è anch’esso caratterizzato da una edilizia storica, composta da abitazioni con murature caratterizzate dall’uso della pietra lavorata dalle maestranze locali come principale materiale da costruzione, reperibile nella vicina fiumara Tuccio. Gli architravi di porte e finestre sono realizzati con mattoni pieni e le coperture delle abitazioni sono costruite con travi di legno ed hanno il tetto in tegole. Le abitazioni sono semplici nelle strutture e limitate negli spazi. Le vie del centro storico sono ben percorribili e recentemente restaurate. La tipologia prevalente che compone il centro storico è caratterizzata da piccole abitazioni unifamiliari da una o due ambienti su uno o due livelli fuori terra. Nella piazza antistante la Chiesa di San Teodoro si trova Palazzo Mesiano, un palazzo storico, oggi sede di mostre, appartenente alla tipologia di “Palazzo Torre” del XVIII sec. Il Palazzo Pannuti, edificato nel XIX sec., oggi di proprietà della Comunità Montana è in fase di ristrutturazione. Presenta uno stile architettonico tradizionale con balconcini al piano nobile e un terrazzo con vista panoramica sulla valle del Tuccio. E’ uno degli edifici di maggior pregio dell’intero paese. SISTEMA VIARIO: Percorso di controcrinale: Via del Popolo; Percorso urbano: Via del Popolo
- OGGETTO centro storico di mezzacosta, collinare, spontaneo
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CARATTERI AMBIENTALI
Bagaladi ha una superficie di 30,8 chilometri quadrati e sorge a 473 metri s.l.m. Il vecchio centro si poggia su una collina pedemontana del monte Sant’Angelo che è come una sorta di balconata su questo antico borgo, posto in una silenziosa valle, ammantata di uliveti, in una solitudine profonda e snervante, sulla destra del torrente Tuccio o fiumara di Melito, a qualche kilometro, in linea d’aria da S. Lorenzo. DEFINIZIONE GEOLOGICA: la successione geologica dei terreni che costituiscono il substrato di appoggio di Bagaladi è caratterizzato dal contrasto diretto tra un complesso di rocce metamorfiche (scisti e gneiss biotitici del basamento aspromontano) e i depositi alluvionali della Fiumara Tuccio e di alcuni suoi affluenti tra cui principalmente il Torrente Zervò - San Bruno. Le metamorfiti sono caratterizzate da una vistosa scistosità orientata in maniera conforme all’orientazione del versante e inoltre il piano di contatto dei materiali alluvionali sovrastanti ha una inclinazione analoga. In superficie, invece, la notevole ampiezza della valle fluviale in cui si immette il torrente, determina una brusca interruzione della velocità dell’acqua con deposizione di buona parte del trasporto solido e la formazione di caratteristiche conoidi di deiezione. In corrispondenza dell’abitato vi è la confluenza controcorrente, del Vallone Praiscie che spinge l’alveo attivo della Fiumara Tuccio verso Bagaladi dove vi è già l’insidia del Vallone San Bruno e di altri affluenti minori, tutti dotati di grande capacità erosiva e di trasporto solido
- LOCALIZZAZIONE Bagaladi (RC) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO via del Popolo, Bagaladi (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La nascita di Bagaladi è legata all'insediamento di monaci basiliani sfuggiti alla persecuzione araba della Sicilia, i cui monasteri anche in altri casi diedero origini a successivi centri abitati. In questo periodo l’intera valle fu animata da opere agricole e da vari impianti monastici. Infatti, le fonti storiche testimoniano la presenza di diversi monasteri, eretti tra il IX ed il X secolo (S. Angelo, San Michele, San Teodoro, San Fantino). Agli inizi dell’Età Normanna, tutti i monasteri presenti nel territorio, tranne Sant’Angelo, vennero affidati alla supervisione dell’Archimandritato messinese del SS. Salvatore, che vi svolse un’opera attiva di valorizzazione agricola, economica e anche culturale. Probabilmente a causa dei torbidi succedutosi alla Guerra del Vespro, l’attività civile e culturale della media valle andò in crisi ed allora acquisto supremazia la città di Pentidattilo. Ad essa sembra che appartenesse, già nel secolo XII, anche la chiesa di San Teodoro, il cui titolo oggi ricade nella chiesa parrocchiale di Bagaladi. Inoltre, in quel periodo il monastero di S. Angelo subì un decadimento a causa di una forte corruzione del clero, tanto da essere considerato da Papa Onofrio uno fra i tanti che doveva essere "purgato". Al tempo di Carlo I d’Angio, che emise l’ordinanza del 6 agosto 1276, Valletuccio figurava feudo dell’Archimandritato basiliano del SS. Salvatore della Lingua di Messina. Gli Angioini annoverano la valle Tuccio fra le sei signorie ecclesiastiche calabresi. Bagaladi diventerà feudo compreso nella baronia di Guglielmo di Amendolea. Nell’anno 1323 re Roberto d’Angiò ottenne dal papa di poter disporre, per quattro anni di alcuni possedimenti del Santissimo Salvatore, fra cui il “castrum Tucchii cum fortilicio Pentedactili”. Il feudo di Bagaladi successivamente passerà alla famiglia degli Abenavoli e a Bernardino Martirano. Questo influirà anche sullo sviluppo del centro abitato. Viene eretto l’Oratorio dell’Annunziata dal sacerdote di rito greco Giacomo Verduci, come afferma l’iscrizione tutt’ora leggibile nell’unica chiesa odierna di Bagaladi, che accumula i titoli di San Teodoro, dell’Annunziata e di Sant’Angelo, a commento di un importantissimo gruppo marmoreo fortunatamente ancora conservato. Nei verbali della visita di mons. D’afflitto esso è chiamato “Abbatia S.Mariae de Bagaladi” e della sua chiesa si dice che è pulita e ben ordinata. Aveva sei altari ed il gruppo dell’Annunziata era collocato presso quello principale. A fine del XVI sec. il centro di Bagaladi viene acquistato dalla famiglia dei Mendoza. Il passaggio di proprietà influir sullo sviluppo e la crescita del centro. Nel 1624 il centro di Bagaladi venne venduto ai Ruffo di Scilla. Nel 1806 con l’eversione napoleonica i francesi abolirono i diritti feudali a Bagaladi. Il centro venne trasformato in “Universitas” (libero comune). Il violentissimo terremoto del 1783 colpì anche Bagaladi. Vennero distrutti gran parte degli edifici del centro. Il terremoto del 1908 colpì il centro storico di Bagaladi, recando gravi danni agli edifici. Il 21 ottobre del 1953 una violenta alluvione interessò la Calabria centro-meridionale. Si registrarono gravi i danni anche nel centro di Bagaladi. Le piogge continuarono a cadere nei giorni successivi aggravando la situazione, diminuendo ovunque il 28 per cessare il 29 ottobre. Molti corsi d’acqua strariparono verso i centri abitati e le zone coltivate, portando danni e distruzione; in molte località l’acqua raggiunse il livello dei tetti, segnando la sorte del bestiame e delle stesse costruzioni
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177865
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0