centro storico, collinare, costiero, a scacchiera, Seminara (XVIII)
Seminara,
post 1783 - post 1783
Il centro storico presenta l'impianto a scacchiera tipico delle ricostruzioni post terremoto del 1783. Gli assi ortogonali e la piazza centrale, nonchè la presenza di edifici bassi, erano le regole da seguire per garantire vie di fuga migliori e danni minori in caso di sisma. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la seicentesca chiesa di San Michele; quelle di San Marco e Sant’Antonio, con pregevoli opere d’arte; il santuario della Madonna Nera o dei Poveri, contenente, tra l’altro, una statua lignea della Vergine, risalente al XIII secolo; il palazzo municipale, nel cui androne vi sono dei bassorilievi cinquecenteschi e i resti di casa Spinelli e delle mura medievali
- OGGETTO centro storico collinare, costiero, a scacchiera
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CARATTERI AMBIENTALI
Attraversata dal fosso Porcanello, si estende nella parte centro-occidentale della provincia, sulla costa tirrenica, sul versante settentrionale del massiccio dell’Aspromonte
- LOCALIZZAZIONE Seminara (RC) - Calabria , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Vittorio Emanuele III, Seminara (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sorta come luogo fortificato, probabilmente tra il VI e il VII secolo, acquistò importanza solo in seguito, quando vi si trasferirono gli abitanti di Taureana, distrutta dai saraceni. Occupata da Pietro d’Aragona, nella seconda metà del Duecento, rimase sotto il dominio diretto della famiglia reale fino alla fine del XV secolo, quando fu concessa da Ferdinando II agli Spinelli, che ne conservarono il possesso fino all’abolizione del feudalesimo. Nelle sue vicinanze le truppe francesi, comandate dal generale d’Aubigny, furono sconfitte da quelle spagnole, guidate da Consalvo di Cordova e da Ugo de Cardona. Dopo la distruzione di Reggio di Calabria a opera dei turchi, sul finire del Cinquecento, vi furono trasferiti gli archivi e gli uffici del capoluogo. La scossa del 5 febbraio 1783 causò il crollo della maggior parte degli edifici, causando la morte di 1367 persone su 4995 abitanti. Tra gli edifici religiosi furono distrutti i conventi di S. Mercurio e dell’Annunziata, i monasteri dei Basiliani, dei Domenicani e dei Minori Conventuali, le chiese di S. Maria dei Miracoli, S. Maria dei Poveri e dello Spirito Santo. A seguito di tale evento sismico il centro fu ricostruito più a monte. Anche la scossa del 1894 causò danni gravissimi soprattutto all’interno degli edifici. La Cattedrale fu gravemente danneggiata con molte lesioni alle pareti, ai pilastri, alla volta e alla facciata; dal campanile della Chiesa si Sant’Antonio cadde la campana; l’ospedale fu interamente lesionato. Secondo i dati del genio militare, su un totale di 1.227 case che costituivano l’abitato, 31 crollarono totalmente e 39 parzialmente, 304 furono danneggiate gravemente e 627 leggermente. Il terremoto del 1907, poi, causò danni all’abitato: nel territorio comunale furono danneggiate 518 case e 1 fu demolita totalmente. Il terremoto danneggiò anche i locali scolastici, l’edificio della congregazione di carità, il convento dei Cappuccini e 3 chiese
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800177839
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0