centro storico, di crinale, spontaneo, Villapiana, Leutermia (denominazione originaria), Casalnuovo (denominazione storica, XI sec.), Villapiana (denominazione ufficiale attuale, dal 1863/01/04) (metà/ metà XI-XIII)

Villapiana, ca 1052 - ca 1250

CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO: l’aspetto morfologico del paesaggio è caratterizzato senza dubbio a nord dalle pendici del massiccio del Pollino, le cui vette, dai 2.267 metri s.l.m. della Serra Dolcedorme ai 1.713 metri del monte Sparviere, che degradano via via in montagne più basse, colline e terrazze affacciate sullo Ionio, a Sud dalla piana di Sibari. Dal punto di vista morfologico, il territorio presenta una fascia pianeggiante, compresa tra 0 e 300 m s.l.m.; una fascia collinare-montana, compresa tra 300 e 1000 m s.l.m. dove sono presenti pochi insediamenti centro storico di Villapiana si colloca sull’unità morfologica dei terrazzi marini pleistocenici, a quota 300 m s.l.m. Essi sono formati da blocchi di rocce arenacee e calcaree, ben cementate tra di loro. Morfologicamente, l’area pianeggiante si configura come un ampio “anfiteatro”, rivolto verso il mare Jonio. CARATTERI IDROGEOLOGICI: la zona è un anfiteatro montuoso, a N, da rocce calcareo dolomitiche mesozoiche e da terreni flyschiodi mesozoico terziari del Pollino, a S, dalle rocce cristalline e metamorfiche paleozoiche della Catena costiera della Sila. Nella Piana sfociano vari corsi d'acqua con trasporto solido alimentato dai corpi delle frane attive nei terreni flyschoidi affioranti nei bacini montani. L'area è costituita da una serie di depositi continentali alluvionali derivanti dai conoidi, dello spessore di circa 150 m in prossimità della costa, che risultano essere permeabili e poggianti su sedimenti di origine marina. i bacini idrografici principali sono quelli del torrente Satanasso (P=42km e S=44kmq),Torrente caldana (P=42km e S=57kmq) e del torrente Raganello (P=82km e S=165kmq). PAESAGGIO URBANO: area di belvedere tra la chiesa di S. Maria del Piano e Palazzo Gentile SISTEMA VIARIO: SP 159 (percorso di fondovalle); Via Garibaldi (percorso di controcrinale); Via Umberto I (percorso matrice) SISTEMA EDILIZIO: Con espressione Pizzo di Vasciu gli abitanti di Villapiana sono soliti indicare il cuore del centro storico, la zona più antica che ha mantenuto una topografia d'impianto medievale fatta di stretti vicoli e scalinate spesso in pendenza. Vi si accede attraverso la "Porta dei Santi", struttura in pietra, malta e mattoni larga 3m e alta 4m che immette in un atrio a cielo aperto sostenuto da grandi travi lignee. Si ipotizza che questa porta facesse parte, un tempo, del sistema di fortificazione a difesa dell'antica Casalnuovo. Nel "pizzo di vasciu" è sito il castello normanno, la chiesa di S. Maria del Piano e i principali palazzi gentilizi di Villapiana. SISTEMA DIFENSIVO: castello normanno, complesso fortificato risalente al XIII secolo di cui si conservano un torrione cilindrico, finestre, feritoie e mura merlate; Torre Saracena, Torre di vedetta costiera (1535-1547)

  • OGGETTO centro storico di crinale, spontaneo
  • CARATTERI AMBIENTALI AREA STORICO - GEOGRAFICA: Alto Ionio. DESCRIZIONE GEOGRAFICA: è posta su un colle a dominio della pianura litoranea sottostante. Il suo territorio ha una superficie di 38,74 Kmq e confina con i Comuni di Cassano allo Jonio, Cerchiara di Calabria, Plataci, Trebisacce e con il mar Jonio. La spiaggia, caratterizzata dalla presenza di sabbia fine anche vicino alla battigia e dai fondali a tratti poco profondi, è lunga circa nove chilometri. Il centro abitato è a 206 metri sul livello del mare, mentre le frazioni Villapiana Lido e Villapiana Scalo sono a livello del mare. Dista 88 Km da Cosenza. Il clima di Villapiana risulta essere un clima mite, molto influenzato dalla natura morfologica della piana di Sibari e del massiccio del Pollino, che ripara il paese dai venti provenienti da Nord e da Est, mentre la catena della Sila fa da scudo per le correnti da Sud-Est e la penisola salentina riscalda l'aria proveniente dai Balcani. Il territorio, attraversato dai Torrenti Saraceno e Satanasso, è diviso in due frazioni (Lido e Scalo) e quattro contrade (Catusi, Rossi, Ponticello, Garamma). DEFINIZIONE GEOLOGICA: le formazioni affioranti risalgono per la maggior parte al neozoico/olocene e sono costituite verso la costa da alluvioni, dune e sabbia eoliche mobili e stabilizzate. AMBITO DI CONTESTO: Sibaritide
  • LOCALIZZAZIONE Villapiana (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Umberto I, Villapiana (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In epoca magno-greca l'odierna Villapiana era chiamata Leutermia, terra fertile dai vasti pascoli in cui si produceva miele e frutta in abbondanza. La tradizione tende ad identificare Leutermia con uno dei venticinque "empori" di Sibari, riserva zootecnica in cui venivano inoltre allevati splendidi cavalli. Ritrovamenti archeologici databili ai secoli VII-VI a.C. effettuati nell'area tra Fontana Tripaoli, Fontana Ficara e Fontana S. Vito, testimoniano una presenza antropica con ogni probabilità precedente all'arrivo dei coloni greci. Con le incursioni saracene del IX secolo lungo la costa ionica della penisola, Leutermia fu completamente rasa al suolo e bruciata. In seguito alle scorribande saracene dell'850 d.C. che l'avevano raso al suolo il borgo venne ricostruito; in questa fase medievale l'abitato era chiamato Casalnuovo e mantenne tale toponimo fino al XIX secolo. Tracce della dominazione normanna si conservano ancora oggi, seppur in minima parte, nei resti del castello sito in via Umberto I con un grosso torrione cilindrico, parti di mura merlate dotate di feritoie, finestre e altre strutture originarie. La storia di Casalnuovo in epoca bassomedievale e rinascimentale seguì dapprima le successioni feudali di Amendolara passando sotto il dominio delle famiglie Marra e Carafa. Nel Quattrocento si succedettero nella detenzione del feudo altre illustri famiglie dell'Italia meridionale che contribuirono a realizzare i principali edifici religiosi e civili ancora oggi presenti nel centro storico. Casalnuovo fu sotto il dominio dei Sanseverino, principi di Salerno, fino al 1540, quando Ferrante Sanseverino lo vendette a Pietro Antonio Sanseverino principe di Bisignano. Fu per volere di un membro dei Sanseverino, Marco Antonio, che nel 1590 si diede la possibilità ai frati cappuccini di edificare il convento di S. Antonio. Situato extra moenia, l'edificio conserva ancora gran parte della struttura originaria con un portale d'ingresso ad arco in pietra sovrastato dallo stemma della famiglia Pignatelli, ultimi feudatari di Casalnuovo. Alla fine del XVI secolo, infatti, la Baronia fu venduta a Ottavio Pignatelli dei Marchesi di Cerchiara. Casalnuovo rimarrà sotto il dominio di questa famiglia fino all'eversione della feudalità. Tra i numerosi palazzi gentilizi presenti nel centro storico emerge Palazzo Sanseverino, noto come "Palazzo dei Principi". Fatto costruire dai Sanseverino appartenne poi, per lungo tempo, alla famiglia Bellosguardo Pignatelli e nonostante gli evidenti rifacimenti ha mantenuto le finestre ad arco ribassato e l'androne con volta a crociera, testimonianze dello stile durazzesco diffuso in Italia meridionale. Sorge al di fuori del centro abitato, ma risulta evidentemente omogenea da un punto di vista storico-artistico con le altre emergenze del centro storico di Villapiana, la Torre Saracena. Sita alla foce del torrente Saraceno, torre di vedetta costiera di XV secolo, presenta un basamento cilindrico e mensole con archetti di tipo aragonese come coronamento. on l'eversione della feudalità e la Legge 19 gennaio 1807, i Francesi fecero di Casalnuovo un Luogo, Università nel Governo di Cassano. La Legge borbonica del 1° maggio 1816 ne stabilì il trasferimento nel Circondario di Cerchiara. Nel 1863 il centro assunse l'attuale denominazione, Villapiana, sancita con Regio Decreto 4 gennaio recante la firma di Vittorio Emanuele II Re d'Italia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174360
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'