centro storico, di mezzacosta, Laino Castello, Laino Brutium (denominazione storica), Laino (denominazione storica), Languenum (denominazione storica), Lavinium (denominazione originaria) (XIII)

Laino Castello, 1276 - 1276

CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO: l'intero territorio ricade all'interno dell'area del Parco Nazionale del Pollino con circa 1000 ha all'interno della zona "1" di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato grado di antropizzazione; la restante parte del territorio è in zona "2", di valore naturalistico, paesaggistico e culturale con maggiore grado di antropizzazione. La morfologia del territorio è piuttosto complessa con quote che vanno da 1291 m (monte La Destra) a 175 m (parte bassa Fiume Lao). Il territorio, data la sua particolare conformazione è solcato da numerosi corsi d’acqua, tra cui il fiume Lao e il fiume Battentiero. La caratteristica principale del Comune di Laino Castello è quella di avere numerose contrade rurali che coprono la quasi totalità del territorio. A poca distanza dal borgo, inoltre, si trovano le spiagge del versante tirrenico. CARATTERI IDROGEOLOGICI: l’abitato si trova in sinistra idrografica del Fiume Lao e poggia su un rilievo, a quota 450 m s.l.m., costituito da depositi fluvio-lacustri appartenenti al bacino quaternario del Fiume Mercure. La parete sabbioso-conglomeratica attorno alla quale sorge il paese presenta acclività anche superiori al 100%. A Sud Est del paese si rinviene un modesto scivolamento, attualmente quiescente. In generale l’abitato non presenta segni di instabilità legata a movimenti franosi, mentre risulta affetto da problemi legati all’idromorfologia, per cui i fenomeni di dissesto sono riconducibili ad una non adeguata regimazione delle acque, anche in considerazione del fatto che lo sviluppo urbano è stato prevalentemente verticale. A partire dal 1985 il centro è stato trasferito a causa di fenomeni come crolli di muri, caduta di massi dalle pareti dovuti al degrado dell’impianto urbanistico conseguente al progressivo abbandono dell’abitato da parte della popolazione. Il borgo, costituito da semplici abitazioni, adagiate sul colle sfruttando terrazzamenti naturali costituiti da sedimenti sub-orizzontali sabbioso-conglomeratici. ACCESSIBILITA': l'accessibilità al centro storico è costituita da un sistema di accesso a gradonate pavimentate con le pietre originarie. ALTRI SISTEMI: a Laino Castello si ammirano numerosi edifici nobiliari dei secoli XVI-XIX interessanti dal punto di vista architettonico con chiostrine, davanzali e portali litici scolpiti, recanti gli stemmi delle famiglie originarie

  • OGGETTO centro storico di mezzacosta
  • CARATTERI AMBIENTALI DEFINIZIONE GEOLOGICA: la costituzione geologica del territorio del Comune di Laino Castello appartiene ai seguenti periodi di formazione: - Neoozoico-Olocene: alluvioni fissate dalla vegetazione o artificialmente; prodotti di soliflussione e dilavamento, talora misti a materiale alluvionale. - Neozoico-Pleistocene: conglomerati poligenici e sabbie, passanti lateralmente e verticalmente a sabbie con intercalazioni di silts calcaree ed argillose. I conglomerati, spesso cementati, sono composti da ciottoli ben arrotondati. Le sabbie contengono talora frammenti di macrofossili. Localmente si osservano orizzonti di tufi calcarei. Questo complesso presenta una resistenza all’erosione da moderata a buona. Permeabilità da media ad elevata
  • LOCALIZZAZIONE Laino Castello (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza I Maggio, Laino Castello (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non ci sono tracce certe per stabilire l'esatta origine della comunità, a parte il rinvenimento (effettuato nel 1812 in località Umari, territorio di Laino Castello) di numerosi sepolcri costruiti con grossi blocchi di tufo che potrebbero risalire al periodo greco. La maggior parte degli studiosi ritiene che l'attuale Laino sia stata fondata dai superstiti di Lavinium (città romana che sarebbe stata individuata allo scalo di Orsomarso) in fuga dalla malaria e dalla popolazione della bassa e media valle del Lao scampata agli attacchi dei barbari. Pare comunque che in poco tempo, anche grazie alla posizione strategica che occupava, la città sia diventata potente: coniava monete (i cui simboli erano il vitello, la colomba e l'aquila; ne è stata trovata traccia nelle località S. Gada e S. Primo in territorio di Laino Borgo) e aveva continui scambi commerciali. Dopo il periodo di splendore, di circa due secoli, nel 393 a.C., col predominio in Calabria di Dionisio di Siracusa, corrispondente all’indebolimento di difesa delle colonie greche attaccate anche massicciamente dai Bruzi e dai Lucani (popoli guerrieri di stirpe italica), per l’evoluta e ricca città incominciava la lenta, inevitabile decadenza, anche se la vallata del Lao, poi Vallo di Laino, tra gli altipiani appenninici di Campotenese e Galdo di Lauria, ebbe una potenza militare in tutti i secoli della storia bruzia e romana. Così l’elemento greco declina, i Bruzi si inurbano, tutti sono soggetti ad un processo di latinizzazione, la città si riduce a un villaggio e resta tale per tutto il periodo aureo romano. Il cristianesimo si diffonde ben presto, mentre si avvertono le ripercussioni della lunga estenuante guerra gotica, né la strada consolare Popilia, o Annia, che passa a poca distanza, riesce a risollevare le sorti della città che vive tempi difficili, anzi proprio la vicinanza a quell’arteria e la conseguente esposizione ai transiti pericolosi dei Visigoti di Alarico, dei Vandali di Genserico indussero gli abitanti a spostarsi di un paio di chilometri più a valle, forse sulla collina S. Sebastiano, formando l’antico Laghino, poi correttosi in Laino. Il borgo venne migliorato dai Bizantini che curano l’istruzione, le condizioni di vita degli abitanti e l’edilizia. Questi religiosi vissero prima in romitaggio, poi costruirono laure, cappelle, chiese e monasteri. E, appunto, con i Basiliani greci, Laino diventa centro religioso e polo di cultura tra i più vivi e importanti d’Italia, definito Regione del Mercurione (di recente, inequivocabilmente, localizzata dai più autorevoli studiosi, intorno al corso superiore del fiume Lao, ancora oggi denominato Mercure). Di particolare importanza sono gli insediamenti trogloditi presenti sul fianco del colle; si tratta di numerose grotte naturali che nel periodo bizantino furono utilizzate dai monaci anacoreti e in seguito adibite ad abitazioni civili come risulta dal Catasto Onciario del 1755. Carlo I d’Angiò, nel 1269, creò a Laino una piazzaforte militare, rappresentata dalla Casa Marchesale ancora oggi esistente in Laino Borgo, successivamente migliorata da Carlo II e da Carlo III. Colle di S. Teodoro, per la sua posizione strategica, fu scelto dai Longobardi, in guerra con i Bizantini che stavano per soccombere, come luogo di difesa e vi fu costruito un castello (Castrum Layni) divenuto il capoluogo di uno dei sette gastaldati più importanti dell’Italia meridionale e che poi Carlo I d’Angiò fortificò e rese inespugnabile nel 1276. Fino al XVI secolo Laino Castello e Laino Borgo furono un solo Comune denominato semplicemente "Laino", anche se la divisione demaniale avviene solo nel 1811. L’assetto urbano era costituito da abitazioni semplici che confermavano la vita contadina dei suoi abitanti. Dal XVI sec. in poi, durante la dominazione spagnola, in entrambi i centri sorgono i primi palazzi signorili con imponenti portali in pietra scolpita a mano che recano lo stemma gentilizio delle illustri famiglie che vi hanno abitato tra il XVI e il XIX sec. I due comuni si unirono per la seconda volta l'11 marzo 1928, con il nome di "Laino Bruzio", per separarsi nuovamente il 19 ottobre 1947. Fino a un certo punto, dunque, l'evoluzione storica ha segnato identiche tappe per entrambi i paesi. Fino al 1982 i lainesi hanno abitato nel centro storico arroccato sul colle S. Teodoro. Già nel 1960 a seguito di problemi di dissesto idrogeologico, con decreto del Ministro dei LL.PP. in data 03.06.1960, l’abitato di Laino Castello venne dichiarato da trasferire in altro luogo e da allora cominciò lento e inesorabile il declino del glorioso centro. Nel 1982 di quell'anno, a causa di un violento terremoto, la popolazione ha dovuto abbandonare definitivamente le proprie case e trasferirsi su un pianoro poco distante sito in località Pornia–Scolari dove già erano state realizzate le prime infrastrutture e le prime abitazioni. SISTEMA DIFENSIVO: Il castello feudale fu costruito sul colle di S. Teodoro verso il XVIII sec. Fu uno dei più importanti manieri d'Italia che a 560 metri di altitudine dominava la profonda e boscosa vallata del Lao
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174316
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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