centro storico, collinare, agricolo, Alessandria del Carretto, Torricella (denominazione storica, 1633) (XVII)

Alessandria del Carretto, 1633 - 1633

Comune collinare, di origini piuttosto recenti, con un’economia di tipo essenzialmente agricolo. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.713 metri di quota. L’abitato, circondato da boschi di ontani e abeti, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Porta d’accesso al Parco Nazionale del Pollino, Alessandria del Carretto è il borgo più alto del Parco (1000 metri s.l.m.), punto dal quale ammirare un suggestivo panorama che spazia dal monte Pollino al golfo di Taranto. Caratteristico centro dell'entroterra, poco distante dalla costa ionica, sorge sul versante orientale del Parco Nazionale del Pollino nei pressi della fiumara Saraceno

  • OGGETTO centro storico collinare, agricolo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro posto sul versante orientale del monte Pollino, compreso nel Parco Nazionale
  • LOCALIZZAZIONE Alessandria del Carretto (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Municipio, Alessandria del Carretto (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un’antica pergamena (1193) redatta in greco e tradotta poi in latino (1277) è il documento più antico relativo all’attuale territorio di Alessandria del Carretto. Si tratta di una donazione di terreni, di cui sono riportati i confini, ad un monastero preesistente. Altri documenti attestano che nel territorio di Alessandria, nel XVI secolo, doveva esserci un villaggio denominato Esco Ferrato o Serrato. L’ubicazione di questo villaggio è però alquanto controversa, doveva forse trattarsi di un villaggio posto a quota più alta rispetto ad Alessandria. Sorge, nella prima metà del XVII secolo, per iniziativa del marchese di Oriolo, Alessandro Pignone del Carretto, nei pressi di una fattoria denominata Torricella. Popolata in seguito da contadini e pastori provenienti dalle località circostanti, si è chiamata Alessandria fino al 1863, quando un regio decreto aggiunge la specificazione in omaggio al fondatore, che ottenne il titolo di principe. Rimasta alla famiglia Pignone del Carretto fino all’abolizione del feudalesimo, sancita dalle riforme napoleoniche, all’inizio dell’Ottocento, acquista l’autonomia amministrativa, e viene inserita nel circondario di Oriolo. La storia successiva all’annessione al Regno d’Italia, al termine del restaurato dominio borbonico, non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. L’elemento di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale, dedicata a Sant’Alessandro; costruita nella prima metà del Seicento, in stile romanico-rinascimentale, è uno degli edifici di culto più belli dell’alto entroterra ionico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174306
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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