Ritratto di ragazzo col cappello in mano. Ritratto di ragazzo col cappello in mano

dipinto, 1633 - 1633

ritratto

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA OLIO SU TELA
  • AMBITO CULTURALE Ambito Nord-europeo
  • ATTRIBUZIONI Pittore Nordico (sec. Xvii)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tradizionalmente attribuito a Carlo Ceresa (Testori, 1953; Precerutti Garberi 1970; Valsecchi 1972; Ruggeri 1973, 1979), questo bel ritratto è invece ricondotto a Daniel van den Dijck dalla Gregori (1979). Tale riferimento si basa sul confronto con un nucleo di quattro ritratti raffiguranti personaggi bergamaschi - "Giovanni Battista Bonometti" (Bergamo, casa di riposo di via Gleno), "Giovanni Battista Bonometti", "Giovanni Battista Benvenuti", "Chiara Beni Benvenuti" (Bergamo, Accademia Carrara), tutti datati anch'essi 1633, e, all'epoca dell'intervento della studiosa, ritenuti quasi concordemente del Van den Dijck. La vicenda critica del dipinto si è così allineata a quella di questo nucleo di ritratti datati 1633, il cui riferimento all'artista fiammingo è stato però confutato dal Noris (1982, 1983), soprattutto in considerazione del fatto che l'approdo in Italia del pittore fiammingo avvenne certamente non prima del 1634: una circostanza che ha convinto la Vertova (1983) e Meijer (1987) a ricondurre tutte queste opere alla giovinezza di Carlo Ceresa. Non di questo parere è Francesco Frangi (1991) che ritiene tali dipinti - questo compreso - vadano scorporati, per ragioni stilistiche, dal catalogo del pittore bergamasco. La maggiore fissità rappresentativa, oltre ad una stesura compatta e liscia, di scabra sinteticità, differenziano i ritratti del Ceresa da questo in esame, in cui si riconosce una contenuta immediatezza espressiva e l'uso di una materia pittorica pastosa e sensibile, impreziosita da tocchi di superficie e da velature trasparenti. Non è per ora possibile proporre un nome in alternativa a quello del Ceresa, ma di certo il dipinto, e gli altri ad esso affiancabili, costituiscono una preziosa traccia per identificare la presenza a Bergamo, nel 1633, di un ritrattista di notevole levatura, il cui catalogo può essere arricchito da un altro notevole inedito, cioè un "Ritratto di Giovan Battista de Consatiens", in collezione privata, e anch'esso eseguito a Bergamo, nel fatidico 1633. Considerata l'inflessione fiammingheggiante di queste opere, non va esclusa l'ipotesi che il loro illustre e anonimo autore vada riconosciuto in un artista nordico approdato in Lombardia al principio del quarto decennio del Seicento. "La collocazione "sopra la specchiera" e una fotografia (Milano, Civico Archivio Fotografico, Miscellanea fotografica, faldone 184) permettono di riconoscere la provenienza Sormani per la tela sagomata raffigurante il Ritratto di ragazzo con cappello in mano (inv. 885), datato 1633, attribuito a Pittore nordico (...)" in L. Basso, Inventari della famiglia Sormani. Terza e ultima parte., in "Libri & Documenti", XXXIV-XXXV, 2008-2009, Archivio Storico e Biblioteca Trivulziana, Castello Sforzesco, Milano, 2010, pp. 159-192, nota 107 a p. 189.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009||2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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