centro storico, di mezzacosta, costiero, difensivo, Belvedere Marittimo, Belloviderii (denominazione storica, XVIII sec.), Blanda (denominazione originaria, epoca romana) (XI)

Belvedere Marittimo, XI

Il borgo si presenta con sviluppo urbano che si adatta alle curve di livello, a partire dalla rocca che, con il castello, è posta nell'area più in alto. Nell'impianto viario, edilizio e nei materiali è evidente l'impronta medievale e, soprattutto, l'intento difensivo. Restano tracce delle quattro porte che un tempo costituivano l'impianto difensivo antropico: sotto gli Angioini era delimitato da una cinta muraria con la “Porta di Mare” che permetteva l’uscita per accedere verso la marina, e la “Porta degli Orti” che costituiva l’ingresso per chi era dedito alle attività rurali; con l’arrivo degli Aragonesi furono aperte le altre due porte, “Porta del Fosso o del Principe”, posta vicino al fossato oggi non più visibile, e “Porta della Piazza”. Il tessuto edilizio è per lo più di base, con una serie di case torre che, ancora oggi, presentano tracce di feritoie e posti di guardia. Non di rado, sono presenti tipologie "palaziate" nobiliari a corte

  • OGGETTO centro storico di mezzacosta, costiero, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Il centro di Belvedere Marittimo, come tutti i borghi dell'Alto Tirreno Cosentino, presentano una parte, di espansione moderna, a livello del mare e la parte antica, situata in mezzacosta su promontori collinari per rispondere ad esigenze di difesa. E’ attraversato dai corsi d’acqua Soleo, Vallecupo e Gafaro ed è posto tra le prime propaggini della catena costiera e il massiccio del Pollino a ridosso del Mar Tirreno. Il Monte Stumbo, la Montea (m 1785) e il Monte La Caccia (m 1744) costituiscono una barriera adagiata alle spalle del centro storico che sorge su una collina a 150 metri sul livello del mare dal quale dista in linea d’aria circa 700 metri
  • LOCALIZZAZIONE Belvedere Marittimo (CS) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Corso Castel Ruggiero, Belvedere Marittimo (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le prime origini del borgo sono associate al nome romano "Blanda" che gli storici concordano nell'associare a Tortora seppur il sacerdote calabrese Gabriele Barrio di Francica, nel 1571, nella sua opera “Antichità e luoghi della Calabria”, associa alla città di Belvedere "ab aere blando, salubrique dictum" che "il volgo la chiama Beldere". Gli albori dell’urbanizzazione di Belvedere risalgono all’edificazione della roccaforte sulla parte più alta del centro. I Normanni, giungendo sul colle, edificarono dapprima la fortezza sul costone presso le località S. Lucia Spano e la Porta di Mare per motivi di difesa. Il Castello prende nome da Ruggero il Normanno, conte di Sicilia (1031–1101) che aiutò il fratello Roberto il Guiscardo nella conquista della Calabria. Attorno al Castello vennero, in seguito, costruite le prime case. Dopo la caduta dei Normanni (1198) Carlo d’Angiò volle premiare nel 1269 coloro che lo avevano servito nell’acquisto dei Reami di Napoli e Sicilia, dando così a Giovanni di Monforte il comando di alcuni domini nella provincia di Cosenza tra cui il castello di Belvedere. Con gli Angioini il territorio ha avuto una rilevanza strategica, divenendo “terra fortificata” fino alla metà del quattrocento. Da Giovanni di Monforte, il castello passò a Simone di Monforte e poi a Ruggero di Sangineto, fedele a Carlo d’Angiò che lo restaurò nel 1287, passando poi al figlio Filippo di Sangineto, conte di Altomonte, che lo tenne dal 1309 al 1333. Nel 1439 Belvedere fu distrutta dagli Aragonesi perché governava Antonio Sanseverino, fedele agli Angioini. Nel 1459 il feudo di Belvedere andò a Luca Sanseverino avendo dichiarato fedeltà a Re Ferrante d’Aragona e nel 1472 a Gerolamo Sanseverino. Nel 1490 avvenne la definitiva conquista del castello da parte degli Aragonesi. Dal 1488 al 1492 Belvedere venne amministrata da Paolo Sersale da Sorrento, su incarico di Re Ferdinando d’Aragona, il quale la proclamò “Città” il 25 ottobre 1488. Tale titolo fu poi confermato dall’imperatore Carlo V°, Re di Spagna e d’Austria, il 7 agosto 1543. La dinastia dei Sanseverino continuò con Bernardino (1494–1515), Pietro Antonio (1515-1539), e Nicolò Bernardino (1539-1576). Belvedere fu assegnato nel 1622 a Tiberio Carafa; nel 1654 gli succedette il nipote Ottavio Carafa con varie successioni fino all’ultimo Principe, Vainden Einden Carafa che morì nel 1830
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174242
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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